Diario personale di fatti realmente accaduti ed emozioni fortemente provate.
Ma anche no.

mercoledì 9 aprile 2014

partenogenesi dei sensi


Immagino spesso che ogni mattina sia l'inizio di una storia. Come l'incipit di un racconto, i primi minuti di un film. Cosa definisce questi momenti, questi starter, importanti?
Una sensazione, le emozioni che provano, lo stordimento che causano del protagonista, nel mio io narrante.
Ebbene, la mia storia oggi inizia al ricordo di questa notte, dal suo primo tocco, al bacio un po'piu spinto degli altri; inizia proprio sul nascere di quel respiro un po'più profondo, quasi ansimato; poi arrivano i sensi, il tatto, con le sue spinte dentro di me e le sue anche morbide che mi scuotono sempre più forte; il tocco dolce dei suoi seni che mi accarezzano la schiena; la sua pelle morbida, e le mani intrecciate.
Poi l'odore, il suo profumo frammisto a qualcosa che deve contenere per forza ormoni, perché altrimenti non si potrebbe spiegare questa forza calamitante che mi pervade ogni volta che vedo un centimetro del suo corpo spoglio.
Il gusto, il sapore dei baci, delle lingue gonfie di parole ancora da dirci, che si sfiorano lievi e poi con foga; e poi il sapore di quel succoso frutto agrodolce, umido di voglia e desiderio.
No, il mio starter non è di un racconto erotico, ma di una vita che comincia ogni volta che i sensi vengono inondati in un modo così violento e impetuoso da stordirmi, da farmi morire e resuscitare nel giro di una notte.
Ed è vero quando i bigotti affermano che  ogni rapporto deve essere finalizzato alla nascita di una nuova vita. E non mi sento di contraddirli: perché la mia è una vera e propria partenogenesi.

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