Diario personale di fatti realmente accaduti ed emozioni fortemente provate.
Ma anche no.

lunedì 20 ottobre 2014

Non riesco a capire
se per tutto questo tempo
mi sono sopravvalutata
ed ora é il momento della presa di coscienza...

...Oppure..

Sono così disperata che gli altri mi guardano come fossi una svendita in un negozio di cinesi.

mercoledì 15 ottobre 2014

Il filo invisibile di connessione telefonica ci collega attraverso un tempo che é rimasto sospeso e annebbiato tra ieri e oggi. Si mescolano queste due carte temporali in un mazzo da gioco per il quale non so le regole. 
Ci amiamo in uno spazio fatto di pensieri belli e incomprensioni talvolta, di letti sfatti ma ricoperti dei nostri sogni. E ripenso ad una notte in cui ci siamo straziate in un secondo, trafitte, soffocate, assordate di dialoghi instabili. Ho sentito ribollirmi dentro, dallo stomaco, e le mani che tremavano avrebbero voluto ributtarti addosso il tuo "vaffa", che..no, non tollero. 
Ho masticato vetro ed ho inghiottito, dopo aver imparato a memoria tutti i miei difetti, le mie impotenze. 
Ho riconosciuto le mie insufficienze, la mia scarsa attitudine alla responsabilità, al troppo bisogno di conferme che, in realtà, non dovrebbero servirmi. 
Ma no, altre accuse, ancora, non le faccio mie. 
E se é vero che sbaglio, come tutti - o forse un po' di più -, non é per cattiveria, ma in buona fede, sicuramente perché mi confondo perdendomi nei miei pensieri, o nella fretta di voler finire le cose il prima possibile. 
Ma mai la metterei in secondo piano, o non mi schiererei dalla sua parte. So che al 99% ha sempre ragione, e nella mia testa resto sempre affascinata dalla sua capacità di ragionare velocemente su tutto. Affascinata e invidiosa, orgogliosa di lei e con la voglia di sapere come fa..come può..! Per questo mi perdo nei miei ragionamenti, anche se so che qualcosa é giusto, lo voglio comprendere, voglio scoprire il percorso che la sua mente ha compiuto, per non impigrirmi, per non perdere la capacità di ragionare. 
...E qui si torna al momento in cui mi incasino la testa.
Vorrei che capisse che per me viene prima di tutto, di tutti, che voglio essere dalla sua parte, voglio essere la sua "socia", come lei dovrebbe esserlo per me. 
Sto diventando grande, ho imparato cosa vuol dire 'avere cura’. Di qualcosa, ma soprattutto di qualcuno. 
E lo imparo ogni giorno! 
Per "colpa tua". O meglio, "grazie a te". 
 Io proteggerò tutto quello che abbiamo, perché ci siamo dovute conoscere davvero fino in fondo per capire che quello che abbiamo adesso è così bello e delicato che non può essere diverso da com’è. 

E a me sembra una vera pietra preziosa.