Diario personale di fatti realmente accaduti ed emozioni fortemente provate.
Ma anche no.

lunedì 16 giugno 2014

chi ha pane non ha denti, ed altre piccole ingiustizie quotidiane.

Ps. All'inizio volevo scrivere di altro, tipo delle multe che ho preso, del cazziatone di mia madre, delle evidenti differenze tra me e mio fratello, di come le amiche che prima ti dicono "gira lì! Ah ops, é la corsia dei taxi..va beh se arriva la multa dividiamo" e poi quando glielo dici fanno orecchie da mercante,..ecc... Va beh, avrei voluto. Poi peró le dita han deciso di fare autogestione, e le ho lasciate correre sul tastierino luminoso dello smartphone. Ed ecco quanto....

Anna ha partorito. No, non ho gioito per lei. Mi sono sentita una brutta persona a scriverle solo un freddo augurio di "felicitazioni". Dovere e circostanza. Niente di più. Non avevo voglia neanche di fingere, di fare troppe domande, di interessarmi. Sì, sono una brutta persona se penso che gente come lei e il suo disgraziato di uomo non debba avere figli. Ok, non sta a noi mortali giudicare, e anche una pessima cristiana come me ha imparato a memoria dal catechismo che se certe cose accadono é sempre per una volontá superiore alla nostra. Bla bla bla. Ora come ora mi suona tutto come merda colata. 
Oggi non é giornata, e non ci provo neanche a giustificarmi e a chiedere scusa. 
Lei é un'idiota che si merita la vita a cui sta andando incontro. Lui é uno stronzo ignorante e arrogante, incapace di fare il padre, allo stesso modo in cui é incapace di fare il compagno. 
Di conseguenza immagino come sarà per me, quando accadrà, se accadrà. Penso che dovrò pregare dottori, girare cliniche, che dovró rincorrerlo all'estero per mesi, mio figlio, per averlo. Oppure prestarmi a qualcuno a gambe aperte, come un tacchino da farcire per la cena di Natale. Dovrò lottare con la mia famiglia, contro i pregiudizi e l'ignoranza, contro chi accetta un concepimento che stupra ogni logico buonsenso piuttosto che una vita nata semplicemente nell'amore. 

É proprio vero che chi ha il pane non ha i denti. Niente é per meritocrazia a questo mondo ormai. Niente! Magari nel prossimo. 

giovedì 12 giugno 2014

Non è facile trovare in giro coppie ormai avanti con l'età che ancora danno dimostrazione del loro amore. Per carità, vedere due vecchi che si baciano penso possa causare un brivido di terrore lungo la schiena anche alle menti più elastiche e aperte.
Eppure, in un mondo in cui le separazioni sono la normalità, il tradimento abbonda, il divorzio sembra una routine, e le coppie che sembrano indistruttibili poi si perdono in un bicchier d'acqua per la noia... ecco che, in questo scenario spaventoso (perché a me spaventa davvero...!) vedere una coppia sopra i 50 mano nella mano per strada, fa bene al cuore. Come quel signore in metropolitana che voleva far sedere la moglie nell'unico posto libero, e lei ha declinato l'offerta, preferendo far sedere lui per poi accomodarsi con grazie ed eleganza sulle sue ginocchia.
Penso anche ai miei, che tra i loro alti e bassi riescono comunque a strapparmi un sorriso mentre mio padre stringe mia madre per la vita, improvvisando un valzer in cucina prima di cena. 
E' bello pensare che sentimenti come l'amore e valori come la fedeltà di coppia siano ancora presenti. Sono fermamente convinta che se scegli qualcuno per la vita devi esserne veramente convinto; devi già sapere che dovrai impegnarti per fare in modo che il vostro rapporto non abbia mai un declino burrascoso; impegnarti per ricreare in ogni momento quei sorrisi spontanei (che si spera fossero presenti all'inizio della storia d'amore) che fanno bene al cuore di chi li fa ma soprattutto di chi li riceve. 

giovedì 5 giugno 2014

sono parole di troppo, fuori dai denti.

“Buon lavoro amore. Ti amo come nessuno…”
Ed era proprio quello che intendeva dire, lasciare la frase scritta con quella doppia valenza di significato. Ti amo come non ho mai amato nessun altro, e come mai nessuno può averti amato o potrà amarti.
Alzò l’autoradio a tutto volume, già dalle prime note di quella canzone che ultimamente si canticchiava spesso nella mente.
“Hooked on your love, like a powerful drug, I can’t get enough of…”
“Ti amo tantissimo anche io, T-rexino!”
Ma…
…Ma c’era la regola delle priorità, con la quale si auto-impose il silenzio più volte, dando importanza a cose ben più importanti (o “gravi”) che a una semplice delusione. Ma…
… se la regola delle priorità non fosse valsa in quella giornata, forse avrebbe aperto bocca per altre parole che aveva in mente, oltre a quelle della canzone alla radio. 
“Buon lavoro amore. Ti amo come nessuno… Io ne sono certa! Ricordi quando ci siamo trovate? E’ successo senza andarci a cercare veramente, lottando contro la nostra volontà, addirittura. Eppure qualcosa di più forte e più grande di noi ha avuto la meglio, ci ha unite ed ora…eccoci qua! Sei la persona più importante, adesso. Quella con cui voglio condividere la mia vita. E condividere la vita significa affrontare insieme le cose belle e le brutte, tenendosi per mano sempre. Voglio essere per te la spalla su cui piangere, voglio poterti sorreggere se mai ne avrai bisogno. Voglio essere la prima persona a cui pensi, la prima da cui corri quando si tratta di condividere qualche notizia, dalle cavolate più banali, alle cose più importanti. Quando ho capito che ti amavo ho deciso di dire sì a tutto questo, pensando che anche tu saresti stata la “mia persona”, colei che è presente, colei che c’è. E devo dire che lo sei, lo sei sempre stata fino ad ora, senza deludermi mai. Ti ho sempre cercata, confidandomi, nei momenti bui e in quelli belli; ti ho sempre dato l’importanza che meriti, come mia compagna, confidente di passioni, e in modo del tutto spontaneo, come se fosse la cosa più naturale al mondo. D’altro canto anche io penso di averti dato sempre tutta me stessa, rendendomi disponibile, aperta, lasciandoti i tuoi spazi, indugiando nel forzare delle serrature che ogni tanto tu metti. Anche ieri non ho voluto forzare. Il punto è che, oltre alla notizia che mi hai dato -che mi ha fatto male e mi ha rattristata molto- la restante causa del mio stato d’animo confuso è dovuta al non essere stata io, ieri, la “tua persona”, la tua confidente, la prima da cui sei corsa. Per il resto..beh, che dire?! Ti ripeto: ti amo come nessuno, e saró sempre al tuo fianco.”

mercoledì 4 giugno 2014

É l'universo che ha deciso di farci incontrare. Ma parte della colpa é anche nostra, ché siamo noi che abbiamo voluto prenderci e tenerci.
Nel pieno delle mie facoltá mentali -o lo stato che più si avvicina a tale definizione- te lo dico: sei tu la persona che voglio per la vita.
L'ho pensato vedendoti ridere mentre guidavi in autostrada, mentre ridevi con la bocca aperta e gli occhi socchiusi, come i bambini. L'ho pensato mentre mi veniva da piangere, mentre mi sussurravi pensieri che sanno di zucchero e promesse, prima di fare l'amore nella camera di un ostello; e mentre stringevi il mio corpo etereo nell'acqua torbida del mare, nel nostro primo bagno insieme dopo un anno e mezzo! 
Lo penso anche mentre sono gelosa, mentre mi parli di altre; mentre le budella mi si aggrovigliano lentamente, inutilmente, muovendosi con spasmi impercettibili, per non farsi vedere dalla vergogna di provare questo sentimento che, peró, fa parte del mio dna, come altre ereditá genetiche che non avrei voluto nel mio sangue.

Lo penso anche ora, mentre aspetto la metro sulla banchina, mentre gli angoli delle labbra si tirano all'insú pensando ti, e i passanti mi guardano e.. li vedo che alcuni si fanno contagiare da quel sorriso beato e innamorato...