Diario personale di fatti realmente accaduti ed emozioni fortemente provate.
Ma anche no.

martedì 31 gennaio 2017

voglie 2.0

Improvvisamente sono pervasa da una voglia irrefrenabile di lei. Mi viene in mente nuda, in quel momento che già di per sè mi manda fuori di testa: quando, senza vestiti, fa il gesto di mettersi sopra di me. Il suo seno prosperoso compie un'orbita unica, che saprei riconoscere tra mille. È lí, davanti ai miei occhi. Pochi centimetri mi separano dalla sua pelle chiara, spruzzata di lentiggini sexy. Mi fa impazzire seguire la linea che tracciano quei piccoli pigmenti scuri. È come vedere la sabbia che piano piano lascia spazio ad un mare di latte caldo, la sua pelle dove non batte frequentamente il sole. Toccare le sue parti lattee mi fa sentire la prescelta. L'unica fortunata. Pensare ai suoi seni mi causa un formicolio alla bocca dello stomaco. Glieli accarezzo, delicata, e mi soffermo con le dita sulle aureole rosa scuro. Il suo capezzolo turgido è sotto il mio pollice. Ora glielo torturo, lo rigiro e lo schiaccio, aspettando che le causi i primi gemiti di piacere. Non posso trattenermi dal mettermelo in bocca, attaccandomi ad esso con le labbra. La lingua e il mio piercing lo muovono, lo leccano, lo succhiano. Ecco, la sento ansimare, e sentire il suo fiato più corto vicino alle orecchie fa ansimare anche me. La mia bocca si riempie del suo grosso seno, mentre si struscia su di me. Il suo pube caldo è sulla mia coscia, lo sento già palpitare. Ora è la sua mano che mi strizza un capezzolo. Faccio per baciarle le labbra, ma lei si sposta più in basso, prendendo in bocca una mia tetta. Lo fa bene. Mi eccita subito sentire il suo calore, la sua saliva sul capezzolo e il suo liquido caldo che inizia a bagnarmi la coscia. Mentre lascio andare indietro la testa, la supplico di scoparmi. In un lampo mi fa girare, ed io sollevo il mio bacino contro di lei, invitandola a penetrarmi con le dita. Mi scopa prima con il corpo, scuotendomi ed eccitandomi a colpi inguinali: le sue mani sui miei fianchi, il suo sesso contro il mio sedere. Colpi ritmici, sempre più veloci. Il nostro respiro ansimante. Sono eccitata e la voglio dentro di me. Non passa molto che due dita si fanno largo nella mia vagina invitante e bagnata. Gemo di piacere mentre la sento dentro, muovendo avanti e indietro la sua mano. Sempre più veloce, sempre più profondo. Mi sbatte dentro, ancora, e ancora, e mi piace sapere che è lei, dentro me. Vengo sommessamente, stringendo le gambe. Ho inglobato la sue dita nella mia vagina. Ci vorrà qualche secondo prima che io possa liberare i due ostaggi. Sono ancora con la testa leggera, quando lei scende fino al mio sesso bagnato e inizia a baciarlo. Io apro le gambe, porto avanti il pube, tirandomi con le dita la vagina verso la sua bocca. Lei inizia a leccarmi come sa. È brava, e sa come farmi venire. Urlo di piacere, mentre mi mette una mano in bocca per attutire il rumore delle mie grida. Sono soddisfatta e appagata, ma l'idea di darle piacere a mia volta mi eccita nuovamente. Mi sdraio sopra di lei ed inizio a baciarle lentamente ma sensualmente il collo. Ancora ansimante per l'orgasmo avuto, le prendo le braccia e gliele sollevo oltre la testa. Ora è mia, e mi deve lasciar fare. La voglio far venire, voglio sentirla gemere di piacere a causa mia. Percorro con la punta della lingua il profilo del suo morbido corpo, fino ad arrivare all'inguine. Le allargo con le mani le cosce piene, accarezzo i peli della sua vagina facendomi spazio con le mie labbra fino al clitoride. È completamente inondata. Mi piace sentirla così. Come me, si eccita nel dare piacere all'altra. Il mio labbro si avvicina alla sua figa e lentamente io tiro fuori la punta della lingua. Sobbalza subito. È eccitatissima. Per non darle fastidio, inizio a leccare lentamente le piccole labbra, piano, leggera. Poi mi avvicino al centro, fino al punto in cui la prendo tutta in bocca. Sento il suo sapore salino su tutta la lingua. Inizio a succhiarlo, piano ma intensamente. La mia mano si allunga a stringerle un seno. Me lo lavoro tra le mani, godendo di quella sensuale morbidezza. In poco tempo la sento tremare e gemere, prima flebilmente, poi ad alta voce. Sta per venire. Mi tiene la testa con una mano mentre dalla sua vagina straripa un fiume in piena di caldo umore. Mi eccita, di nuovo. A quel punto riesco solo ad ansimare, mentre geme anche lei, godendo del suo orgasmo. Il suo corpo freme in preda a piccole convulsioni. Ad ogni movimento le sue tette, che vedo dal basso, sobbalzano. Mi sdraio accanto a loro, con la testa sul suo petto, e in silenzio resto in ascolto del suo respiro che pian piano si regolarizza. Adesso le accarezzo i capelli. Le bacio il collo, le guance, le spalle,... Continuerei a baciarla per tutto il resto della mia vita..Ma il sesso ci ha spompate, e cadiamo entrambe in un profondo sonno.

sabato 14 gennaio 2017

Desideri nel cassetto, un futuro da scrivere, mentre aspetto carta e penna.

Mi ritrovo a sorridere nel traffico. I fanali rossi delle auto che frenano mi illuminano il viso creando un rossore innaturale che cancella quello spontaneo delle mie gote in questo momento. Ho sempre pensato che sarebbe potuto succedere, ma ultimamente una piccola nebbia di incertezza aveva nascosto quello che ho sempre pensato fosse nel mio futuro. Forse mi sono sentita non pronta proprio nel momento in cui ho capito che gli anni e la maturità avrebbero potuto essere già quelli giusti per fare qualsiasi tipo di grande passo. Forse mi sono vista allo specchio e non ho avuto fiducia in me stessa, in quello che potrai fare, in quello che potrei dare. Forse, semplicemente, non ero a conoscenza di tutto questo e non potevo così immaginarmi con quali colori sarebbe stato poi dipinto il quadro. Ma nel momento in cui, spinta da non so quale forza e decisione interna, mi sono lasciata trasportare dall'istinto di capire e conoscere, ecco allora che la fitta nebbia di confusione e incertezza si è dissipata in un attimo. Mi sento come nel momento giusto della mia vita, anche se so razionalmente che non è ancora così. È solo il corpo che cerca di farmelo capire. La razionalità mi frena. Come sempre. Anche se sono sempre stata molto impulsiva, in questo caso lanciarmi nel vuoto non è proprio possibile. Ci sono ancora cose da fare, cose da vedere e da provare, tempi da rispettare e priorità da mantenere. Eppure non so come ma l'istinto mi dice che sarei pronta per lanciarmi ora, adesso, in questo preciso istante, assieme a lei che, comunque, sia razionalmente che istintivamente so non essere pronta. Se poi aggiungiamo il fatto che di istintivo ha davvero poco e che tutte le sue scelte vengono ponderate fino allo stremo, allora la cosa potrebbe anche andare per le lunghe. Eppure sono qui con gli occhi lucidi, ad immaginarlo, e a desiderarlo con tutta me stessa. Poi entro in ospedale. L'attesa. L'ansia. La curiosità frenetica. E quella sensazione di voler invertire i ruoli: io lí dentro, tutti gli altri fuori. Si aprono le porte, e la creatura più bella del mondo è lí avvolta in un telo chirurgico verde scuro, tutta rossa e infreddolita. Minuscola, fragile, con la stanchezza epica di chi ha lottato per esistere. E penso che non esiste gesto migliore al mondo che dare tutta me stessa per una nuova vita, che è letteralmente parte di te, che hai cresciuto e crescerai, che proteggerai e sorreggersi finché ne avrai le forze. È meraviglioso, così tanto che a stento trattengo la commozione. Benvenuta al mondo, Lavinia. Mi auguro di esserti sempre accanto, e ti prometto che, presto o tardi, potrai giocare con tuo/a cugino/a.

domenica 8 gennaio 2017

Sul divano, sdraiate. Io sulla tua spalla, che sembra creata apposta per far adagiare la mia testa. Nient'altro che stare bene, insieme. È la sensazione che provo quando so di essere nel posto giusto, al momento giusto, con la persona giusta! Ti amo come non mai!!!