Diario personale di fatti realmente accaduti ed emozioni fortemente provate.
Ma anche no.

giovedì 7 settembre 2017

Lista delle cose che mi piacciono (e a cui non ho mai badato).

Ci penso da un po': mi sono sempre fatta andare bene tutto.
"Cosa ti va?" -
"mah, è uguale" oppure "il solito!" quando in realtà non sprechi neanche un secondo a fermarti a pensare che cosa desideri veramente. Cosa ti piace più di un'altra cosa. Banalità, magari. Ma perché no?
Ho deciso che, da adesso in poi, mi fermo a pensarci. Se poi il risultato sarà davvero un "è uguale" oppure "il solito!" vorrá semplicemente dire che non sono cose per cui vale la pena fermarsi a pensare pelr conoscermi meglio.
*Nda: Lista in continuo aggiornamento*

  -COSA MI PIACE-
(in questo preciso momento della mia vita -nda poco prima che trentenne).

- Le uova all'occhio di bue con tuorlo ancora crudo
- I baci con la lingua (ancor di più se inaspettati e un po' rudi)
- il frinire delle cicale in estate
- la colazione salata
- fare il bagno con tanta schiuma, candele e sali
- i pigiamini stupidi (ma rigorosamente con pantaloncino e manica corta)
- il rosa che si mischia all'azzurro
- la luna piena
- vedere i mercati in un paese straniero
- Van Gogh
- cullarmi per dormire
- cucinare un dolce per qualcuno, quando ho tempo per farlo
- dormire all'aperto
- restare da sola tra gli alberi e la natura per pensare
- l'acquarello
- i gatti che si lavano o fanno le fusa
- la carne alla griglia
- il rumore dei barattoli sottovuoto che si aprono
- i grattini sotto la maglietta/pantaloncini
- il profumo del panificio
- accendere la sigaretta con lo zippo
- girare nuda per casa
- l'acqua mezza liscia e mezza gasata
- non girare il formaggio grana sulla pietanza.
- le sue braccia tese quando andiamo in moto d'estate, i suoi guanti sul manubrio, la sua mano che mi sfiora il ginocchio quando andiamo...
- lo stile urban
- cantare a squarciagola mentre guido
- lo Shirley Temple, lo Spritz, il Negroni sbagliato
- le scarpe aperte in estate
- gli stivali alti in inverno
- guidare da sola
- le videoricette

- l'attesa
- l'idea che mi sposerò, e sarò solo di quella persona, e quella persona sarà mia.
- viaggiare
- addormentarmi sul lato, con lei dietro.
- le mongolfiere
- Ed Sheeran
- raggiungere obiettivi prefissati
- fare le sorprese

work in progress

-COSA NON MI PIACE-
(come su)
- mettere la cifra tonda quando imposto la sveglia
- correre da sola (a meno che non sia incazzata)
- sopportare chi non sopporto, solo per circostanza.

- chi non tiene le distanze sociali
- chi non ride alle battute
- la puzza delle scoregge di Zoey
- chi mente (senza sapere che io so)
- illudermi e svegliarmi dal sogno
- chi mi copia e si prende il merito
- chi ti da per scontato
- non avere tempo per me stessa
- sentire il tempo che passa e vedermi in ritardo sulla tabella di marcia prefissatami
- le scadenze
- essere l'imbucata ad una festa
- essere circondata da persone con le quali non ho nulla in comune
- le unghie che si spezzano
- gli Ugg
- il profumo alla vaniglia
- essere al centro dell'attenzione
- i cuscini bassi
- chi mastica a bocca aperta
- chi sputacchia starnutendo
- i ragni

- work in progress

venerdì 12 maggio 2017

Ricorrenze.

Oggi 12 maggio è una giornata speciale per me. La voglio definire la "festa della sincerità".
Nel 12 maggio 2013 ho ufficializzato il mio coming out. Lo ricordo come se fosse ieri. Una giornata piena ma svuotante come nessun'altra nella mia vita fino ad allora. Le circostanze vollero che dovessi dirlo ai miei genitori proprio nel giorno della festa della mamma. Ovviamente mia madre non la prese  molto bene, e sono certa che per lei questa data non sia tanto da celebrare come invece penso io.
Ma per lei....
Lei era con me. E per fortuna, aggiungerei adesso.
Le sue braccia mi hanno accolto mentre in lacrime mi sentivo alleggerire: era un corpo senza organi, fatto di piume e vento. Non avrei mai pensato di riuscire a dire quelle parole. Si, lei è la mia ragazza,  io sto con lei.
È solo merito suo, che mi ha sempre dato forza e coraggio.
Anche quando non se ne rende conto è capace di spingermi più in là dei miei limiti. Lei è la mia catapulta verso il cielo. E per me, che sono già impulsiva, avere lei accanto mi ha dato da sempre una marcia in più. Ma è un do ut des tra noi, e sono certa che anche io abbia una certa qual parte di influenza positiva su di lei.
Ma lei mi ha insegnato cosa voglia dire non vergognarsi di quello che si è. Mi è stata di esempio. Mi ha guidato. Mi ha sorretta e sostenuta. È sempre stata Dalla mia parte per sostenere la mia causa, facendo il tifo, inorgogliendosi di come piano piano crescessi. È grazie a lei che ora posso dire di essere in pace con me stessa, di non avere più quel fardello da dover portare appresso come una valigia piena di mattoni. E, una persona e ti tira fuori tutto quello che di buono c'è in te, la vuoi accanto per la vita. Di questo sono sicura.

lunedì 8 maggio 2017

E poi...

È che non la controllo: ho voglia di te, ho bisogno di assaggiare il tuo corpo.  
Che poi Cos'è fare l'amore? L'amplesso sessuale è il mero orgasmo?
Direi proprio di no.
È la sensazione di abbandonarsi all'altro, didiventare strumento da suonare da dita esperte (io sola so quanto mi ha eccitata vederti al piano l'altro giorno!) 
E poi lo scambiarsi dei ruoli, in un tacito assenso, in un urlante volontà di farti sentire su un altro pianeta, con la testa che gira, le gambe che tremano, le labbra bagnate e la gola arsa. 
Voglio sentirti mia. Voglio farmi tua. Anche così, nude, sopra alle lenzuola morbide.
Mi viene in mente una poesia, che per quanto mi trasmette potrei averla scritta tranquillamente io (senza bestemmiare, però, è della grande maestra Merini!) 

"E poi fate l'amore.
Niente sesso, solo amore.
E con questo intendo i baci lenti sulla bocca  sul collo, sulla pancia,
sulla schiena,  i morsi sulle labbra,
le mani intrecciate,  e occhi dentro occhi.
Intendo abbracci talmente stretti  da diventare una cosa sola, 
corpi incastrati e anime in collisione,
carezze sui graffi,
vestiti tolti insieme alle paure, 
baci sulle debolezze,
sui segni di una vita  che fino a quel momento era stata un po’ sbagliata.
Intendo dita sui corpi, creare costellazioni, 
inalare profumi, cuori che battono insieme, 
respiri che viaggiano allo stesso ritmo,
e poi sorrisi, 
sinceri dopo un po’ che non lo erano più.
Ecco, fate l’amore e non vergognatevene,
perché l’amore è arte,
e voi i capolavori." 
Alda Merini 

giovedì 2 marzo 2017

Karma down!

Dicevamo?! Non è forse una montagna russa tutta questa vita? Prima sali, poi scendi, poi ti sballottola a destra, poi a sinistra. Se la prendi male e non te l'aspetti, vomiti pure.
Quando termina il giro ne sei frastornato. Sollevato perché è finita e torni in pieno possesso delle tue capacità. Eccitato per il brivido e l'adrenalina, e per il fatto che sei orgoglioso di essere riuscito a superare anche questa.
Poi, se sei stronzo, sulla giostra ci risali. Sempre. Coscientemente. È inevitabile. Le emozioni le vuoi per forza, o..Dove sta il divertimento di vivere?
Ah già...Ti hanno insegnato che la vita è sofferenza, e c'è chi cerca ancora di re-inculcartelo nella testa: "metti giù quei gettoni, scendi dalle montagne russe, allontanati dal Luna Park, luogo di perdizione, santiddio!"
Ho trent'anni e scrivo ancora sul Mio Caro Diario per sfogarmi. Ma non prima essere rimasta mezz'ora su una panchina a frignare coperta dagli occhiali da sole. Non prima di aver parlato con l'amata. Non prima di aver scritto ad un'amica . Non prima di aver litigato. Non prima di aver sbroccato. Non prima di aver mangiato cioccolato. Non prima del pugno contro il muro. Non prima di.....
Respira.
Che tanto sulla giostra ci risali sempre, lo so.

lunedì 6 febbraio 2017

Karma Up!

Sto per esplodere, lo sento.
Ci sono momenti che mi fanno sentire così. Sono l'involucro di un formato famiglia di felicità. Un astuccio straripante di gioia. Tutto va così bene da non potermi lamentare di nulla. Sono felice, e sono felice di essere felice. È un gatto che si morde la coda, un gatto grasso che ha mangiato a sua volta pillole di felicità.
E d'un tratto mi viene in mente una frase, dettami una volta da uno sconosciuto al telefono.
"Quando le cose vanno troppo bene per troppo tempo, poi il karma se le riprende tutte".
Seriamente? Perché deve esserci sempre una fottuta ruota che gira? Non posso metterci un sasso sotto, e fermare tutto  quello che sento in questo preciso momento della mia vita?

martedì 31 gennaio 2017

voglie 2.0

Improvvisamente sono pervasa da una voglia irrefrenabile di lei. Mi viene in mente nuda, in quel momento che già di per sè mi manda fuori di testa: quando, senza vestiti, fa il gesto di mettersi sopra di me. Il suo seno prosperoso compie un'orbita unica, che saprei riconoscere tra mille. È lí, davanti ai miei occhi. Pochi centimetri mi separano dalla sua pelle chiara, spruzzata di lentiggini sexy. Mi fa impazzire seguire la linea che tracciano quei piccoli pigmenti scuri. È come vedere la sabbia che piano piano lascia spazio ad un mare di latte caldo, la sua pelle dove non batte frequentamente il sole. Toccare le sue parti lattee mi fa sentire la prescelta. L'unica fortunata. Pensare ai suoi seni mi causa un formicolio alla bocca dello stomaco. Glieli accarezzo, delicata, e mi soffermo con le dita sulle aureole rosa scuro. Il suo capezzolo turgido è sotto il mio pollice. Ora glielo torturo, lo rigiro e lo schiaccio, aspettando che le causi i primi gemiti di piacere. Non posso trattenermi dal mettermelo in bocca, attaccandomi ad esso con le labbra. La lingua e il mio piercing lo muovono, lo leccano, lo succhiano. Ecco, la sento ansimare, e sentire il suo fiato più corto vicino alle orecchie fa ansimare anche me. La mia bocca si riempie del suo grosso seno, mentre si struscia su di me. Il suo pube caldo è sulla mia coscia, lo sento già palpitare. Ora è la sua mano che mi strizza un capezzolo. Faccio per baciarle le labbra, ma lei si sposta più in basso, prendendo in bocca una mia tetta. Lo fa bene. Mi eccita subito sentire il suo calore, la sua saliva sul capezzolo e il suo liquido caldo che inizia a bagnarmi la coscia. Mentre lascio andare indietro la testa, la supplico di scoparmi. In un lampo mi fa girare, ed io sollevo il mio bacino contro di lei, invitandola a penetrarmi con le dita. Mi scopa prima con il corpo, scuotendomi ed eccitandomi a colpi inguinali: le sue mani sui miei fianchi, il suo sesso contro il mio sedere. Colpi ritmici, sempre più veloci. Il nostro respiro ansimante. Sono eccitata e la voglio dentro di me. Non passa molto che due dita si fanno largo nella mia vagina invitante e bagnata. Gemo di piacere mentre la sento dentro, muovendo avanti e indietro la sua mano. Sempre più veloce, sempre più profondo. Mi sbatte dentro, ancora, e ancora, e mi piace sapere che è lei, dentro me. Vengo sommessamente, stringendo le gambe. Ho inglobato la sue dita nella mia vagina. Ci vorrà qualche secondo prima che io possa liberare i due ostaggi. Sono ancora con la testa leggera, quando lei scende fino al mio sesso bagnato e inizia a baciarlo. Io apro le gambe, porto avanti il pube, tirandomi con le dita la vagina verso la sua bocca. Lei inizia a leccarmi come sa. È brava, e sa come farmi venire. Urlo di piacere, mentre mi mette una mano in bocca per attutire il rumore delle mie grida. Sono soddisfatta e appagata, ma l'idea di darle piacere a mia volta mi eccita nuovamente. Mi sdraio sopra di lei ed inizio a baciarle lentamente ma sensualmente il collo. Ancora ansimante per l'orgasmo avuto, le prendo le braccia e gliele sollevo oltre la testa. Ora è mia, e mi deve lasciar fare. La voglio far venire, voglio sentirla gemere di piacere a causa mia. Percorro con la punta della lingua il profilo del suo morbido corpo, fino ad arrivare all'inguine. Le allargo con le mani le cosce piene, accarezzo i peli della sua vagina facendomi spazio con le mie labbra fino al clitoride. È completamente inondata. Mi piace sentirla così. Come me, si eccita nel dare piacere all'altra. Il mio labbro si avvicina alla sua figa e lentamente io tiro fuori la punta della lingua. Sobbalza subito. È eccitatissima. Per non darle fastidio, inizio a leccare lentamente le piccole labbra, piano, leggera. Poi mi avvicino al centro, fino al punto in cui la prendo tutta in bocca. Sento il suo sapore salino su tutta la lingua. Inizio a succhiarlo, piano ma intensamente. La mia mano si allunga a stringerle un seno. Me lo lavoro tra le mani, godendo di quella sensuale morbidezza. In poco tempo la sento tremare e gemere, prima flebilmente, poi ad alta voce. Sta per venire. Mi tiene la testa con una mano mentre dalla sua vagina straripa un fiume in piena di caldo umore. Mi eccita, di nuovo. A quel punto riesco solo ad ansimare, mentre geme anche lei, godendo del suo orgasmo. Il suo corpo freme in preda a piccole convulsioni. Ad ogni movimento le sue tette, che vedo dal basso, sobbalzano. Mi sdraio accanto a loro, con la testa sul suo petto, e in silenzio resto in ascolto del suo respiro che pian piano si regolarizza. Adesso le accarezzo i capelli. Le bacio il collo, le guance, le spalle,... Continuerei a baciarla per tutto il resto della mia vita..Ma il sesso ci ha spompate, e cadiamo entrambe in un profondo sonno.

sabato 14 gennaio 2017

Desideri nel cassetto, un futuro da scrivere, mentre aspetto carta e penna.

Mi ritrovo a sorridere nel traffico. I fanali rossi delle auto che frenano mi illuminano il viso creando un rossore innaturale che cancella quello spontaneo delle mie gote in questo momento. Ho sempre pensato che sarebbe potuto succedere, ma ultimamente una piccola nebbia di incertezza aveva nascosto quello che ho sempre pensato fosse nel mio futuro. Forse mi sono sentita non pronta proprio nel momento in cui ho capito che gli anni e la maturità avrebbero potuto essere già quelli giusti per fare qualsiasi tipo di grande passo. Forse mi sono vista allo specchio e non ho avuto fiducia in me stessa, in quello che potrai fare, in quello che potrei dare. Forse, semplicemente, non ero a conoscenza di tutto questo e non potevo così immaginarmi con quali colori sarebbe stato poi dipinto il quadro. Ma nel momento in cui, spinta da non so quale forza e decisione interna, mi sono lasciata trasportare dall'istinto di capire e conoscere, ecco allora che la fitta nebbia di confusione e incertezza si è dissipata in un attimo. Mi sento come nel momento giusto della mia vita, anche se so razionalmente che non è ancora così. È solo il corpo che cerca di farmelo capire. La razionalità mi frena. Come sempre. Anche se sono sempre stata molto impulsiva, in questo caso lanciarmi nel vuoto non è proprio possibile. Ci sono ancora cose da fare, cose da vedere e da provare, tempi da rispettare e priorità da mantenere. Eppure non so come ma l'istinto mi dice che sarei pronta per lanciarmi ora, adesso, in questo preciso istante, assieme a lei che, comunque, sia razionalmente che istintivamente so non essere pronta. Se poi aggiungiamo il fatto che di istintivo ha davvero poco e che tutte le sue scelte vengono ponderate fino allo stremo, allora la cosa potrebbe anche andare per le lunghe. Eppure sono qui con gli occhi lucidi, ad immaginarlo, e a desiderarlo con tutta me stessa. Poi entro in ospedale. L'attesa. L'ansia. La curiosità frenetica. E quella sensazione di voler invertire i ruoli: io lí dentro, tutti gli altri fuori. Si aprono le porte, e la creatura più bella del mondo è lí avvolta in un telo chirurgico verde scuro, tutta rossa e infreddolita. Minuscola, fragile, con la stanchezza epica di chi ha lottato per esistere. E penso che non esiste gesto migliore al mondo che dare tutta me stessa per una nuova vita, che è letteralmente parte di te, che hai cresciuto e crescerai, che proteggerai e sorreggersi finché ne avrai le forze. È meraviglioso, così tanto che a stento trattengo la commozione. Benvenuta al mondo, Lavinia. Mi auguro di esserti sempre accanto, e ti prometto che, presto o tardi, potrai giocare con tuo/a cugino/a.

domenica 8 gennaio 2017

Sul divano, sdraiate. Io sulla tua spalla, che sembra creata apposta per far adagiare la mia testa. Nient'altro che stare bene, insieme. È la sensazione che provo quando so di essere nel posto giusto, al momento giusto, con la persona giusta! Ti amo come non mai!!!