Diario personale di fatti realmente accaduti ed emozioni fortemente provate.
Ma anche no.

sabato 29 dicembre 2012

I buoni propositi per il 2013

 On Air: You Can't Hurry Love - Phil Collins
Come tutti gli anni sono pronta, sono qui! Eccomi, con  il mio foglio bianco, la mia bella penna e la faccia da persona determinata. Oh si, sono pronta! Sono pronta a scrivere i miei buoni propositi per il nuovo anno!
Forza me!
Ormai è una tradizione. Ed è anche una tradizione, entro la fine di Gennaio, prendere quel foglio e strapparlo in tanti pezzettini. E... come andrà, andrà...! Tanto Paolo Fox mi ha detto che ho Saturno in Scorpione quest'anno! E non succedeva dal 1985. Cavoli! Perciò se mi va bene vengo anche punta da un ragno e acquisto i superpoteri! E sticazzi!

Orbene, da dove comincio? Dalle cazzate.

1. Impegnarmi a tenere in ordine la mia camera.
Certo, proposito di ogni anno. Lo ripeto, ma ci credo poco.
Ma d'altronde se non riesco a tenere in ordine una cosa così banale come la mia stanza, come posso pretendere di riordinare tutto il resto?

2. Non ricominciare a fumare.
Ebbene sì, parrebbe che ho smesso. Bastava così poco? Sappi che non è stato facile, e se ogni tanto cedo ancora è quando sono incazzata, o quando voglio farmi del male.... forse meglio quella sigaretta che una testata contro il muro. Ma chi può dirlo? :)

3. Laurearmi.
Beh cazzo, sarebbe ora! Niente da dire: devo farlo! Per forza...!

4. Trovare un lavoro (o iniziare uno stage).
Io ci provo...appena ho il pezzo di carta in mano porto il curriculum ovunque: a partire da McDonald's fino ad arrivare alla Mondadori!

5. Volermi più bene.
Ecco, su questo potremmo stare a disquisire per ore. Qualche amica direbbe "volersi più bene vorrebbe dire avere più amor proprio. Sii più cazzuta, fatti rispettare, non cedere, insisti su quello che vuoi e non giungere sempre a compromessi se pensi di essere nel giusto".
Io pensavo più a farmi lo scrubs almeno 2 volte a settimana, ma... va beh.

6. Perdere ancora quache kilo.
...soprattutto mangiando meglio.

7. Farmi un viaggio/cammino chiarificatore.
Ho -purtroppo o per fortuna- questa visione del viaggio come "momento di ricerca del proprio Io". E' da qualche anno che ne vorrei fare uno come si deve. Un Cammino, un Viaggio On the Road, un InterRail.... bho! Ora come ora magari non ne ho bisogno... o magari sì. Ma finchè non metto il culo sull'aereo o sul treno non lo saprò mai!

8. Essere sempre sincera.
Continua l'opera iniziata da qualche mese sul "dire tutto, anche se fa male". Ma a volte fa male davvero, e non solo a chi riceve la notizia, ma anche a chi la dice. Poi son sincera, parlo con il cuore in mano ma col sorriso sulle labbra e....faccio piangere chi amo. E no, cavolo!! :(
Però mi sono impegnata a diventare più trasparente, a parlare quando ho qualche problema anzichè chiudermi a riccio o ignorare la situazione. Fino ad ora non è morto nessuno... anzi, mi sento bene, dopotutto...! Il problema è che questa sincerità poi mi viene da applicarla con tutti e, onestamente, certe persone non si meritano di vedere limpidamente dentro di me! Perciò...occhio!

9. Provare a non rovinare la vita degli altri.
Contare fino a dieci prima di innamorarmi follemente. Non fare la rovinafamiglie. Non provocare. Non stare addosso. Non insistere. Non tempestare di messaggi. Non cedere. Non bramare chi non posso avere. Non confessare interesse. Non lanciarmi kamikaze addosso alle persone. Non disegnare i miei più recondidi desideri e mostrarli alla/al diretta/o interessata/o. Non confessare il mio amore con il cuore in mano. Non illudermi. Non far soffrire chi amo. Non costringere la persona che amo a una scelta terribile. Non metterla con le spalle al muro. Non pressarla. Non stalkerarla.
Posso anche depennare questo proposito, perchè mai (prima d'ora) mi è successo di comportarmi così (e mai mi ricapiterà), al punto di non riuscirmi a frenare a causa di un amore così pazzesco, così forte, così indomabile...! Scusami....ma ti amo tanto, A.!

10. Passare il prossimo Capodanno con la persona che amerò.
E...sì, sto ancora pensando a te...


<3 <3 <3       ( --> adolescente innamorata...! T__T)


lunedì 24 dicembre 2012

Auguri!





Poche ore al Natale. Siamo tutti più buoni davvero?
Ripensi a chi c’è ora nella tua vita, e sorridi; a chi è stato allontanato da te, e ti senti in colpa; a chi ti ha trattato male, e ti incazzi; a chi ti voleva bene davvero e se n’è andato. E’ quasi Natale, nessuna “magia” natalizia nell’aria come da 10 anni a questa parte. Tutto normale, dunque?
Forse no…  proprio adesso lo sento, questo amore. Sarò più recettiva visto quello che provo? C’è batticuore, ci sono le gambe molli e le guance rosse di emozione! E’ lei che ti scrive, che ti confessa il suo amore, che ti ripete quanto le piaci… E tu sei improvvisamente inondata di gioia; gongoli al pensiero di essere amata quanto tu ami, di aver conquistato il cuore di una persona tanto speciale, capace di farti sentire desiderata con un solo sguardo.
Amore mio, non possiamo essere insieme stanotte; ma ricordati che, quando scarterai i tuoi doni, il mio regalo sarà lì accanto a te, pulsante d’amore come solo un cuore innamorato più fare!
E il mio cuore non può essere di altri se non tuo!
Buon Natale, Nana!

La tua Hachi

sabato 22 dicembre 2012

In vino veritas... ed anche nella birra triplo malto

NO! BASTA!!
Ma la vogliamo smettere di sparare sentenze su cose che non si conoscono?
Siamo tutti capaci a predicare bene dopo aver letto il manuale del buon cittadino cristiano onesto.
Devi pagare le tasse; devi dare il tuo 8x1000 allo Stato o alla Chiesa; devi fare i regali di Natale a mamma e papà; non devi tradire tua moglie;....
La smettiamo?!
"Chi è senza peccato scagli la prima pietra" direi che diventerà il mio motto d'ora in poi.
E non per cercare giustificazioni a delle azioni che pure io ritengo effettivamente scorrette...quanto per evitare la Sagra dell'Ovvio ad ogni rimpatriata tra amici. Sì, perchè oggi è capitato a te, ieri a me, domani a entrambe... ed è così, andrà avati così, che lo vogliamo o no. Pur senza sapere, o pur sapendo ma non essendoci dentro per poter comprendere fino in fondo, si lasciano sfuggire commenti poco carini che danno per verità assolute.
A me non sta bene.
Lo so da me che è una cosa poco ortodossa, che non sarebbe corretto, che mi è stato insegnato a non provocare o sedurre qualcuno di occupato. Ma... continuo a ripetermelo: se avessi potuto trattenermi, l'avrei fatto. E ci abbiamo provato entrambe a domare la situazione: questo non è da dimenticare!
Non basta? Provateci. Provateci ad avere di fronte una persona stupenda, che desiderate più di ogni altra cosa al mondo, che vi piace, vi attrae, che vorreste come partener per la vita, che vi occupa i pensieri giorno e notte, che vi emoziona con uno sguardo o una parola dolce, che vi fa riscoprire la gioia di amare e di essere amato. Provateci, a trattenervi, e a girarle le spalle!
Insomma,  dobbiamo dar conto di ogni nostro pensiero a tutti?
Dobbiamo essere controllate 24 ore su 24 come fossimo bambine incapaci di intendere e di volere?
Io non credo...
Ci amiamo, e lo sappiamo. Non siete d'accordo, e lo sappiamo. Non sarebbe corretto, e sappiamo anche questo. Le vostre parole, onestamente, sono di troppo.
Che mi diano pure della "rovina-famiglie"...pazienza!.... ma se partono insinuazioni e insulti su di te, mi dispiace, ma divento davvero una iena........... .




mercoledì 19 dicembre 2012

*___* wow..

Mioddio, quanto era bella ieri sera...
Quei suoi occhi grandi che mi guardando... e quel suo sorriso...
Wow! Unica.....!




domenica 16 dicembre 2012

Ancora per poco. E poi...


On Air: Is your love strong enough? - How to destroy Angels

Sto pensando a noi, a questi giorni passati sognandoti ad occhi aperti, a quella sensazione di mancanza mista a malinconia che viene spazzata via subito quando sento la tua voce (che amo) in quella tonalità tutta per me...
Ti amo e non vedo l'ora di rivederti! Non posso scrivere altro, mi dispiace: la mente è annebbiata solo dal pensiero del tuo ritorno....! ^_^ Manca poco.
Già, ancora per poco. E poi....? Sarai mia...
...perchè è così che voglio sentirti.
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venerdì 14 dicembre 2012

riflessioni sull'essere (che detto così sembra chissà che cosa...)





Non mi sono mai soffermata a pensare se, come sono, è il risultato di una serie di esperienze del mio vissuto o se è qualcosa di innato, che fa parte di me, come fosse nel mio corredo genetico.
Non ci ho mai pensato perché non ho mai accettato la mia situazione, prima d’ora. Cercando di scacciare dalla mente i pensieri e i ricordi infantili, giustificavo fatti e desideri come “curiosità da bambine”. E chi può dire che non fosse vero? Beh, ora che sto cercando di fare chiarezza dentro me stessa sono giunta alla conclusione che non credo sia importante sapere se sono nata così o se ci sono diventata. Cosa cambierebbe? Devo giustificare forse a qualcuno i miei gusti nel mangiare? O nel vestire? O quelli musicali? Non lo so perché il mio colore preferito è il giallo, perché dovrebbero volerlo sapere gli altri?
Mi immagino in un ipotetico coming-out in famiglia: mia madre probabilmente insisterebbe nel farmi ammettere che non sono nata così e che la mia è una scelta, forse solo una ribellione da qualcosa. La metterebbe sul personale, si sentirebbe colpevole, come se fosse lei la causa di tutto ciò. Ma è davvero una scelta? Se lo fosse sarebbe facile scegliere di non scegliere questa via. E per me, che provo attrazione effettivamente per entrambi i sessi, dovrebbe essere a maggior ragione una questione di scelte? Scegli di non far soffrire tua madre? Scegli di avere una vita comune e tranquilla? Scegli di non essere additata come diversa?
E la scelta di amare liberamente chi voglio non è contemplata in tutto questo? Che poi me lo dica mia madre, posso anche capirlo... Ma quando a dirmelo è una ex allora è lì che la cosa mi puzza di strano… Come sarebbe a dire che sai che non è la vita che desidero? Che non è quello che voglio o quello che cerco?
E’ vero, mi nascondevo dietro la frase “mi innamoro della persona, della sua testa, non del suo genere sessuale”. Suona davvero come una giustificazione; ma onestamente non lo è; o, almeno, non del tutto.
Oggi la ragazza che amo* ha avuto dei dubbi insensati riguardanti “quanto lei mi piaccia”. Inizialmente pensavo scherzasse, poiché non ho mai tenuto nascosto il fatto che io provi una forte attrazione fisica per lei. Poi ho capito che la sua preoccupazione era vera, seppur immotivata. E allora sono tornata con la mente ai nostri primi incontri, quando cercavo ancora di giustificarmi con la frase “mi innamoro della testa, non del sesso”. Era bastato poco a lei per confutare quella mia teoria allora, facendomi confessare che a prima vista non potevo che essere stata folgorata dal suo aspetto fisico, prima che dalla sua mente o dal suo carattere. Già, mi aveva attratto come ragazza, una ragazza bella e sorridente.
Aveva ragione: mi aveva colpito, mi era piaciuta sin da subito! E da lontano la studiavo, intimidita da quella nascita di attrazione che cercavo in tutti i modi di ignorare. Perché non lo volevo ammettere due mesi fa? Semplicemente perché non volevo fare la figura dell’allupata, ecco. E perché nel frattempo l’avevo conosciuta e mi piaceva un sacco anche sotto altri aspetti, a tal punto da volere che fosse la mia ragazza, e a tal punto da non rischiare di mandare tutto all’aria lasciandole intendere che sin dall’inizio mi ispirava sesso. (Eh già!)
E allora è vero che mi innamoro della persona e non del genere? Chi può dirlo! Di certo scelgo se dare ascolto alle mie pulsioni in base a un più o meno forte interesse. Poi la conoscenza della “testa” è il second step. E con lei, lo ammetto,  è stata una pulsione fortissima che non sono riuscita a trattenere: saltavo sulla sedia alla sua richiesta di amicizia; trattenevo il respiro leggendo i suoi messaggi; arrossivo come una bambina a sfiorarle la mano castamente; mi batteva forte il cuore mentre mi avvicinavo per darle un bacio sulla guancia per salutarla …. E tutto questo quando ancora da parte sua non era nato nulla. Mi piace davvero tanto, mi è piaciuta sin da subito; ed è per questo che ho deciso di avvicinarmi a lei.
Ora la amo in modo pazzesco e lei ricambia il sentimento: ciò mi basta per essere felice ed appagata quando sono con lei!
E quindi (trascurando come sempre un particolare importante della situazione, comunque… )  la domanda che torno a pormi è: è davvero così importante dover dare spiegazioni per l’amore che provo?

*sì, sei tu, zucchina velenosa! :)



giovedì 13 dicembre 2012

Del più e del meno....



On Air: Finch - Letters To You  (e questa me la immagino cantata con la tua voce dolcissima...)




Guardo l’orologio e il tempo non passa.
Mi alzo, giro per la casa, mi trovo qualche distrazione momentanea dallo studio convinta che la monotonia possa essere così spezzata. E invece mi sbaglio. Controllo l’ora a New York e anche quella mi pare ferma.
Ma insomma, com’è possibile?
Come stai? A cosa pensi? Riesci a distrarti? Il tempo passa per te o i minuti pesano come macigni e calcoli le ore che mancano al nostro abbraccio? Sono 120 ore e 14 minuti da ora, più o meno. Dipende se martedì ci sarà traffico o meno.
Mioddio, ma a cosa sto pensando?! Sono pazza, altro che retrocessione all’ adolescenza…!°__°

Oggi giornata meno frenetica di quella di ieri, e nonostante tutto ho chiacchierato sempre con le stesse persone (Paola, Fabio, Ilaria,…) , a eccezione della donna in pre-menopausa. Lei non l’ho proprio sentita. Sinceramente non avevo voglia di lasciarmi trascinare da lei nella tristezza e nel lago dei sensi di colpa, perciò sono giunta alla conclusione che adesso lei non mi voglia vicina. E non è quello che voglio io, soprattutto se devo essere trattata da stronza tutte le volte.

Ilaria invece mi ha sorpresa: ha deciso di darmi fiducia e si sta aprendo con me, parlando anche delle sue esperienze passate. Mi ha confessato che in alcuni aspetti di me rivede la se stessa 25enne. Lei era assuefatta dall’amore per una donna più grande e, completamente alienata dal mondo, viveva nell’orbita di questa persona come fosse un suo asteroide.  
Non le ho chiesto com’è finita… ho sempre un po’ di paura a domandarlo. Ma immagino che prima o poi se ne parlerà, magari davanti a una birra doppio malto in un pub di Milano.

Stasera c’è la partita, ed io non potrò giocare. La cosa mi rattrista alquanto, specialmente perché non c’è il rovescio della medaglia che avrei sperato di trovare da questa squalifica, ovvero stare un' ora e mezza sugli spalti con te, mano nella mano, come l’altra sera in panchina.
Ed eccomi di nuovo a pensare a te……………… alle nostre dita che si sfiorano di nascosto, alle mani che si stringono, alla pelle che viene sfiorata, al brivido che parte dalle ginocchia e arriva allo stomaco, senza dimenticarsi di lasciare la sua scia di piacere là, dove sappiamo entrambe. Mi emozioni con un niente; un niente che a me, però, piace da impazzire!
E mi frullano tante immagini nella testa: dai nostri ricordi, ai desideri, ai sogni.......e mi manchi sempre più!




mercoledì 12 dicembre 2012

Tu, il mio tutto



On Air: With Me - Sum 41

Misi in moto la macchina ancora prima di allacciarmi la cintura. Cos’ era tutta quella fretta? Avevo paura di rincasare alle 2 e mezza di notte, forse? In un’altra situazione sì.
In quel momento, invece, avevo solo fretta di non farmi raggiungere dai pensieri e dalle paure.
Avevo ancora le labbra arrossate dai suoi baci, e con quella sensazione di gioia sarei voluta rimanere almeno per tutto il viaggio.
Scrutai il mio sguardo nello specchietto retrovisore non appena fui ferma al primo semaforo rosso.  Eccola lì, quella che io chiamo “la rughetta della preoccupazione”: era spuntata fuori come al solito tra le sopracciglia corrucciate. Troppo tardi, non ero riuscita a sfuggire dalle paure.
Pensai ancora che l’amavo davvero tanto e non riuscii a ricordare quante volte gliel’avessi ripetuto quella stessa sera.
Mi aveva lasciato la sua felpa nera, che ora indossavo, e sentire il profumo del suo odore lì, con me, mi faceva impazzire. Mi portai il cappuccio al naso e inspirai profondamente ad occhi chiusi.
Tornai con la mente a pochi minuti prima quando, stretta nel suo abbraccio, mi chiese:
<<Tu non hai capito quanto ti amo, vero?>>. 
Non seppi cosa rispondere al momento. Il suo retorico interrogativo mi rimbalzava nella testa come la pallina di un flipper. Ricordo che riuscivo a pensare solo ad un'altra domanda: 
<<Quanto mi ami? Quanto?!>>

Sospirai e riaprii gli occhi: il semaforo era già diventato verde, chissà da quanto! Guidai veloce, con la musica alta nelle orecchie, le note delle canzoni che le piacciono che rimbombavano nelle casse, zigzagando tra le macchine sul rettilineo di via Tibaldi.
Quella sera mi aveva vista rattristata, ma ne aveva frainteso il vero motivo. Certo, ero triste per la sua partenza, ma sapevo che quello, dopotutto, era il meno: mi sarebbe mancata tantissimo, ma poi sarebbe tornata e avremmo ripreso a frequentarci come se niente fosse successo.
Ma no, quella sera travisò il mio sguardo: lei, che mi legge sempre dentro con una facilità pazzesca!
La mia tristezza era dovuta al solito motivo, che non potevo sempre ripeterle per non farla rattristare a sua volta e per non opprimerla. 
Già, avrei voluto che fossimo solo io e lei. Avrei voluto che il suo amore per me bastasse a farle scegliere di stare con me, rischiando tutto. In quel momento era la cosa che più desideravo… e che più mi spaventava! Certo, perché io sapevo di non essere abbastanza per lei, di non essere alla sua altezza. E questa paura mi portava sempre a partorire la stessa domanda: “e se sacrificasse la sua relazione per mettersi con me e poi si pentisse?” Le rovinerei ancora di più la vita.
Ma ogni relazione inizia con il rischio, con l’incertezza. E’ anche quello il bello di costruire una storia con qualcuno.
<<Quanto mi ami? Quanto sei disposta a rischiare per questo amore?>>

Prima che me ne potessi accorgere la mia vista si era appannata: gli occhi mi si stavano gonfiando di lacrime che, prontamente, scacciai con una brusca passata di mano.
<<Non devo piangere! Non da sola…>>  mi ripetevo a bassa voce <<…non senza di te, che sei l’unica che mi può consolare!>>
Ed era vero: non piangevo mai di fronte a lei! La mia tristezza o il mio malessere interiore veniva soffocato e sostituito dalla gioia del momento vissuto a pieno. Non c’era spazio per le lacrime, non c’era tempo per la tristezza! Solo amore, solo il piacere di quel presente insieme!
Mi asciugai di nuovo gli occhi e sorrisi. Dopotutto stavo bene! Ero felice di dare e ricevere quell’amore, ero felice di poter sperare, di poter sognare...

Arrivai a casa tutto sommato tranquilla, con la mente occupata dal suo sorriso allegro e dal suo sguardo brillante e innamorato.
Anche lei aveva un modo particolare di guardarmi e di sorridermi che mi faceva sentire davvero speciale. E non solo in intimità, ma anche davanti agli altri. Mi piaceva piacerle, e avrei gradito che tutti sapessero del nostro amore! 

Il giorno seguente partì per New York con il volo delle 10 del mattino. Non la sentii per ore, ma pensai a lei in continuazione, nonostante la giornata frenetica scandita tra visite ospedaliere, commissioni urgenti e discussioni con terzi.
Pensai che mi mancava terribilmente, che avrei voluto stringerla a me, cadere sul suo letto abbracciata a lei, lasciarmi avvinghiare dalle sue braccia e dalle sue gambe.
<<Lo faccio perché ho paura che tu possa andar via, che tu ti possa stufare di questa situazione e che mi possa lasciare. E io non voglio lasciarti andare!>>. Giustificava così quel suo tenermi quasi legata a sè. Pensai solo che non potevo andarmene, non avrei mai voluto. L’amavo troppo, in una maniera tale che se avessi preso la decisione di lasciarla probabilmente mi sarei sentita come privata di tutti gli organi vitali contemporaneamente.
Ormai era parte di me, ormai era il battito del mio cuore, il mio respiro, il mio fremito di piacere…. 
In poco più di un mese lei era riuscita a diventare il mio “tutto”!

lunedì 10 dicembre 2012

Un prolungamento perfetto di me stessa



Come fa freddo lontano da quell’abbraccio. In attesa dei suoi baci io sono solo occhi rossi di tristezza e labbra aride come terra desertica.
Non posso pensare di ignorare una persona simile dopo che l’ho trovata, neppure se la resa fosse la decisione più giusta da prendere. Eppure so che lo sarebbe! Non solo per me, ma per il quieto vivere e la felicità di altre persone. In primis, la sua…
Lo ammetto, la ‘me stessa’ del presente ha sempre troppa fiducia nella ‘me stessa’ del futuro, e questa illogica aspettativa non riesco a farmela passare neanche dopo tutti i fallimenti in cui sono inciampata.
Più di un mese fa pensavo davvero di riuscire a tenere la cosa entro un certo limite: un sentimento ben stipato in un recinto, sotto controllo, domato e frenato da quei fantastici coinvolgimenti burrascosi.
Più cresco e penso di gestire i miei sentimenti, più questi si ripresentano più forti e travolgenti, inaspettati come i temporali estivi. Ed ecco che tutte le mie catene di sciolgono, i miei freni mentali vanno a farsi fottere. Ed io mi scopro il petto, facile bersaglio delle frecce di Cupido, che già da settimane mi han trafitto lo sterno.
Ma, come ogni ferita, anche quella della sua freccia fa male: sanguina copiosamente nei momenti in cui realizzo che quest’amore è difficile, forse anche oltre la mia portata. Posso sopportarlo? Per ora ci provo. Ma poi? Comincio sì ad avere paura che la ‘me stessa’ di un futuro possa impazzire a causa di tutto questo.
Ma la amo. La amo in un modo travolgente, naturale ma devastante. La amo davvero! E lo dico calando e buttando via quei veli di giustificazione che già all’inizio risultavano improbabili, come “è l’amore per il proibito”, “è l’amore per il nuovo”,…  E’ amore e basta, di questo sono sicura. Non cambierei atteggiamento, non cambierei modo di fare dopo 3 mesi. Mi ha conosciuta davvero così come sono, le ho spiattellato in faccia subito i miei numerosi difetti e questo non è bastato a spaventarla e a farla fuggire.
Cosa potrebbe cambiare in me? Non la darei per scontata, non darei ad altri il suo primo posto nella mia vita.
Nell’angoscia della serata però si fa spazio lento e silenzioso il ricordo del week end insieme. Ed ecco che le labbra si lisciano in un sorriso, la fronte si distende,  gli occhi smettono di bruciare. Cosa non ho provato in quei tre giorni?! Quanta passione, quanta tenerezza, complicità e intesa. Mai mi era capitato di sentirmi così legata a qualcuno in così poco tempo. E’ bello, ma ugualmente timidamente preoccupante, vedermi così in sintonia con qualcuno. La sento davvero come un prolungamento perfetto di me stessa, ma corretto nella completezza della perfezione.
E ora la risento ancora sul mio corpo, il suo respiro vicino, la sua voce nelle orecchie, il suo profumo che mi avvolge e il sapore dei suoi baci e della sua pelle che rapisce tutti gli altri miei sensi.  Mi piace, la amo, e la desidero in ogni momento… come biasimarmi per ciò? E’ impossibile, per me, resisterle!
E ora che l’ho trovata, così incredibile, splendida, brillante, così perfetta per me … non la voglio perdere!
"Quindi prendi me...scegli me....ama me!"