Diario personale di fatti realmente accaduti ed emozioni fortemente provate.
Ma anche no.

lunedì 28 gennaio 2013

assaggio di noi

Quella che stiamo vivendo è la nostra storia e gli altri non c'entrano, non sono equiparabili; sono tangenti in una circonferenza al cui centro ci siamo solo io e te.

domenica 27 gennaio 2013

domande senza risposta




I pomeriggi della domenica sono sempre un po’ strani. 
Ti piomba addosso quell’ansia di vivere, colpa dei momenti morti che ci sforziamo di tenere tali per “rilassarci”. In realtà c’è ben poco relax nelle ore infinite di un pomeriggio freddo di Gennaio se non sei tra le braccia di qualcuno che ami.
E così metto della musica, inizio a scrivere senza freni e quel che leggo non mi piace. Insicurezze, solite paure,…basta una canzone che parla di amori finiti che subito la preoccupazione mi coglie.
Stupidi Cranberries!
Cambio track list: qualche musica senza testo, in cui le parole posso sceglierle io, a mio piacimento.
Ma resta sempre una domenica pomeriggio uggiosa e buia, in cui ti posso sentire poco (anzi, non ti sento da più di due ore e mi manchi tantissimo).
E il pensare diventa inevitabile!
Arbitrarietà o predestinazione? Scelte o Destino? Come siamo finite ad amarci in questo modo pazzesco? E poi… che ne sarà di noi? Chi di noi due deciderà del nostro futuro?
No, non ti voglio lasciare, non preoccuparti… Ho tutti questi pensieri proprio perché ti amo da matti e non posso fare a meno di te. 
“Sei il mio tutto”, ricordi…? :’)

martedì 22 gennaio 2013

voglio il tuo abbraccio ora..

Questa sera piu che mai ho bisogno di rileggere piu e piu volte i tuoi "stai tranquilla", "non preoccuparti", "ti amo"...
ti credo. mi manchi. ti amo anche io. Ma ho comunque paura, anche se cerco di trovare conforto nelle tue parole che....sì, sono in grado di alleviare in parte questo macigno che sento sul petto stanotte. Se fossi tra le tue braccia adesso sarebbe tutto piu semplice.
Se ci potessimo stringere ora tutto il resto  sembrerebbe lontano e insignificante...


lunedì 14 gennaio 2013

Two Lovers




Mi svegliai nel cuore della notte, in preda al panico: il respiro affannoso, il sudore freddo sulla pelle. Una delle mie solite e leggere crisi d’ansia, complice l’ovulazione in corso e gli ormoni sprigionati dal mio corpo in questo delicato periodo.
Quando spalancai gli occhi iniziai istintivamente a tastare la parte di letto alla mia destra. Lei non c’era. Mi trovavo nel mio letto a una piazza, sola, nella mia cameretta da bambina.
Guardai l’ora sul cellulare: le 4:03 a.m.
Averla accanto era solo il ricordo di poche ore prima quando, dopo aver fatto l’amore, ci eravamo stese abbracciate sul suo letto, spossate ed appagate. Proprio come due amanti. E per ‘amanti’ io intendevo il senso letterale del termine: due persone che si amano!
Ma se avessi raccontato a qualcuno quello che stavamo vivendo, l’etichetta “amanti” sarebbe stata senza dubbio appiccicata sulle nostre fronti con la valenza traslata ma più comune del termine: una o due persone che tradiscono.
Non mi piaceva quella descrizione di noi. Preferivo illudermi nel pensare di essere l’unica donna per lei, o almeno ‘la preferita’.
Mi alzai lentamente dal letto, attenta a frugare con il piede a terra in cerca delle ciabatte. La testa mi girava e sentivo le gocce di sudore scendermi lungo la schiena. Avevo bisogno di un po’ d’acqua, per calmarmi. Scesi le scale, mentre con la mente mi arrovellavo in pensieri poco consoni ad una crisi di panico nel bel mezzo della notte.
No. Non lo ero. Non ero la sua amante! E credevo ad ogni singola parola che mi diceva perché di lei mi fidavo e, oltretutto, non avrebbe avuto bisogno di raccontarmi balle.
Pensai che ogni cosa è –purtroppo- etichettata secondo la sua apparenza, e fornita di istruzioni per l’uso. "Cosa fa l’amante? Ama. Come? Di nascosto."
No, queste non eravamo noi. Era limitante una descrizione simile di quello che eravamo. Noi eravamo l’amore. Amore puro, incontrollabile, viscerale, travolgente. Senza freni, senza logica, come dovrebbe essere l’amore provato da tutti gli innamorati!
E pensando all’amore mi veniva in mente solo lei. Le cose infatti non appaiono mai in maniera astratta, come configurazioni psicologiche di stimoli, ma si vedono subito secondo la loro concretezza, nella loro personificazione talvolta, nell’ utilità, nel pericolo, nelle azioni che ne conseguono.
L’amore era lei, ed eravamo noi. Ogni cosa era per noi.
Aprii il rubinetto e misi sotto il getto d’acqua un bicchiere, rilassandomi già al suono dell’acqua corrente: qualcosa di diverso nelle orecchie oltre al rimbombare sordo del mio battito cardiaco.
Ripensai al suo volto, ai suoi occhi verdi, alla sua bocca che mi sorride… a quanto amavo le sue espressioni di felicità sincere e genuine.
 Avrei potuto evitare tutto quello? Avrei potuto evitare di innamorarmi così follemente, come mai mi era successo prima? No. E se tre mesi fa mi avessero descritto tutto questo, non vi avrei neanche rinunciato, dopotutto.
"E’ troppo bello, troppo forte quello che provo". Ed era talmente stupendo che avevo sempre più paura di perderlo allora, mentre attendevo la sua scelta.
Tutto ciò che accade ha un senso”, ripetevo tra me e me tra un sorso d’acqua e l’altro.
"Sulla base di quest’ipotesi, allora, starebbe a noi costruire delle regole ipotetiche per spiegare quel che ci accade, per poi applicarle al nostro vissuto quotidiano, a quello che proviamo. Qual è, dunque, il senso di tutto questo amore nato all’improvviso, non cercato, sconsigliato da chiunque, compresa la nostra ragione?"
L’unico senso che trovavo io, oltre all’appagamento e al bisogno di sensazioni forti (non solo prettamente fisiche, sia chiaro) era che fossimo fatte l’una per l’altra.
"Riconosco che sia un azzardo dirlo adesso, dopo 3 mesi che ci conosciamo …" pensavo, ma dentro di me sapevo che era quello che avevo sentito sin da subito, una cosa di cui ero ormai convinta.

l'importante è essere CRETINI dentro...



Sono sempre più basita, sempre più senza parole. Sono stanca di questi giochetti infantili tirati fuori da quarantenni insoddisfatte dalla propria vita e gelose di quella degli altri. Non è possibile pensare ed escogitare ripicche immotivate di questo genere, specialmente su persone che non c’entrano nulla.
Che amara delusione scoprire il lato cattivo e stupido di persone che si reputavano amiche.
Le parlo esplicitamente e mi risponde con giri di parole. Sa che è nel torto, forse aspetta anche che sbotti in malo modo per poi accusare me di capricci inutili.
E allora o gioco il suo gioco e mi metto al suo livello, o prima o poi la mando a cagare e le dico tutto quello che penso di lei colorando il discorso di aggettivi molto volgari.
Intanto il vaso si sta riempiendo; e siamo quasi all’orlo….

*oggi sono scazzata...e vorrei solo te*


venerdì 11 gennaio 2013

E mi addormento col sorriso..

On Air: http://www.youtube.com/watch?v=gTRqI2sU__w


<<...che poi, quando sei felice, tutto si amplifica! E pensi solo alla tua fonte di felicità!>>

<<...che poi, quando si ama...pensi solo a chi ami!>>

domenica 6 gennaio 2013

Vorrei viverti ogni giorno della mia vita



Mi sento come ad un punto di non ritorno: ferma sulla vetta della montagna, sull’ultima roccia -la più alta- che sovrasta l’intera vita dei miei sentimenti. L’ebbrezza di dominare tutto mi affascina. Ricontrollo il percorso fatto prima di giungere fino a qui, rido delle pause fatte durante il mio cammino, dei sentieri sbagliati, delle paure di non raggiungere mai la cima… e tutto questo si mischia ora alla paura di perdere l’equilibrio e cadere.
Non voglio cadere da questo amore! Non voglio perderlo, non voglio tornare sui miei passi, tornare indietro o proseguire scendendo dall’altro lato del monte.
Voglio stanziarmi qui, viverci per sempre, creare un rifugio sicuro e forte in cui crescere. Voglio godere ogni giorno della vista del Mondo da quassù, dispiacendomi per quelli a valle che non possono sapere cosa si prova ad essere così vicini al cielo.
Mi piace il nostro amore, mi piace la nostra “montagna”, mi piace questa vetta, mi piace anche questa leggera paura che provo perché, ogni volta che si presenta come un’ombra nei miei pensieri, tu sei sempre lì a dissiparla .
Mi piacciono le tue rassicurazioni, il tuo proteggermi, il tuo sorreggermi.
Mi piaci tu, in ogni singolo gesto che fai, in ogni singolo lato del tuo essere e del tuo porti nei miei confronti.
“Il tempo speso meglio è quello che passo tra le tue braccia o ascoltando la tua voce”.
Ti da fastidio se continuo a dirtelo? Se ti ripeto che ti amo? Se ti confesso che vorrei viverti ogni giorno della mia vita? Se ti sussurro che mi manchi terribilmente?
Perchè la verità è che ti voglio e ti desidero più di ogni altra cosa al mondo...



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sabato 5 gennaio 2013

mmm..inchia!!!!


On Air: "This years Love" - David Gray

Schiena a pezzi e muscoli doloranti, il sorriso sulle labbra aride, la mente piena di ricordi freschi come rose recise, di quelle che hanno ancora la rugiada mattutina che brilla tra i petali.
C’è il  ricordo di te in questa mini vacanza, della tua pazienza nell’insegnarmi e guidarmi, come sempre fai anche senza che te ne accorgi. Stringerti la mano e baciarti dietro un muro, ritagliarci il nostro spazio di intimità in quel letto che ci ha viste per la prima volta abbracciate, unite, intrecciate e bagnate.
“Ssstt! Amore, non possiamo!”
E invece accade. Lo sai, non riusciamo a stare separate! I nostri corpi si chiamano su frequenze che noi non possiamo sentire: si appartengono ormai, han bisogno l’uno della vicinanza dell’altro per poter sopravvivere.
Cos’è la gioia? E’ regalare l’anima a te, donartela assieme alla mia pelle tenue e sudata di passione, litigarsi quest’amore per poterne averne sempre più, vivere dei tuoi sorrisi e dei tuoi “ti amo” che mi bruciano nel petto come fuochi, respirare le tue parole e tenerle in me, trattenerle fino a scoppiare!
Non c’è logica spiegazione a tutto questo e non avrebbe senso insistere nel trovarne una. Prendi tutto quell’ illogico che provo, tutto quello che sono, tutta me. E già mi hai. Sai che è così, sai già che non ho intenzione di ricompormi, di riunire i pezzi che ti ho donato e di andarmene. Ti basta? Tu mi basti. Sì, mi basti per come sei, per quello che mi dai, per quello che mi fai provare, per come mi fai stare.
Ti amo tanto da aver quasi paura di quello che provo perché…mmmin**ia, è seriamente devastante! ;)