Diario personale di fatti realmente accaduti ed emozioni fortemente provate.
Ma anche no.

giovedì 28 agosto 2014

Somme

Sono infastidita?
 Si.

Lo sa?
Si.
____________________
Punto.
Sono stata lontano. Dal blog, dagli amici, dal lavoro. E, un po', sono stata anche lontano da me stessa: quella me che cuce trame indistricabili di preoccupazioni riguardanti il futuro.
Sono stata lontano, cercando di lasciare fuori dalla valigia le preoccupazioni. Ma quelle, ogni tanto, affiorano. E sono subdole: si trasformano in qualcosa che neanche ti aspetti e non le sai riconoscere.
L'ansia del lavoro, le incertezze, la gelosia. Chi lo sa se anche gli Universi degli altri sono così. Io conosco solo il mio Io, e quello che vedo dentro -guardando come una bambina dentro la boccia dei pesci- è sempre deformato e poco chiaro.
In questo mese sono stata messa accanto alla sua famiglia e, dentro di me, è tuonato un senso di stranezza misto a riconoscenza, come un sorriso tra le lacrime. Mi è piaciuto tutto: sia quello che c'è stato realmente, sia l'accettazione silente della mia persona, che si è mimetizzata tra le righe.
E sentendo alcuni discorsi, una sera, quello che ho pensato -con le guance colorate di rosso caldo- è che non voglio essere un ricordo rievocato e uscito dalle labbra, il personaggio di un'estate al mare in qualche indistinto anno tra il 2010 e il 2020.
Gliel'ho detto? Onestamente non me lo ricordo.. Ma mi è venuto da stringerla forte, di ripeterle quanto la amo, sperando di riuscire a creare un solco indelebile nei suoi ricordi, comunque vada, riuscendo a vincere il tempo e le volte.
Poi...nel momento in cui la viva realtà ha sfiorato con le sue delicate dita il desiderio profondo, io ho come avuto una vertigine fortissima.
Non riesco più a gestire tutte le ansie insieme: il cuore nel petto si carica di una forza innata; il magone; quel senso di soffocamento nella gola e le tempie che pulsano.
Ho paura di perdermi qualcosa, come fino ad ora ho perso il mio tempo, con gli anni di scuola, coi contratti di lavoro, con le persone sbagliate, ecc..
Ma, ciò che è più importante, non voglio perdere lei.
Poi...arriva la sera, e in quel momento non vorrei mai sciogliere i nostri sguardi, non vorrei staccarmi da quelle braccia che, ancora una volta, si stanno bagnando con le mie lacrime.