Diario personale di fatti realmente accaduti ed emozioni fortemente provate.
Ma anche no.

mercoledì 30 aprile 2014

NON HO VOGLIA DI DARMI TROPPO RETTA, ADESSO. NON HO VOGLIA DI DIRMI DI SI', DI ASSECONDARE QUELLO CHE SENTO SARA' UN SENTIMENTO BLU.
NON HO MOLTA VOGLIA DI DARGLI IMPORTANZA, DI CAPIRLO, DI AFFRONTARLO. PERCHE' E' COSI' OGNI VOLTA?
NON VOGLIO OSSESSIONARMI, RICAMARCI INTORNO UNA TELA MELODRAMMATICA. EPPURE MI STO SENTENDO, ADESSO, SOLA. IMPOTENTE. CON LA VOGLIA DI CORRERE VERSO UNA META CHE E' SCRITTA CHISSA' DOVE, PER RAGGIUNGERE CHI E' LONTANO DA GIORNI, CHI E' PARTITO DA ORE. HO SEMPRE UNA GRAN PAURA DEI SALUTI PRIMA DEI VIAGGI, DI CHI MI DICE "SE DOVESSE SUCCEDERE QUALCOSA..".
"QUALCOSA" NON DEVE SUCCEDERE, PERCHE' LE CONSEGUENZE DI "QUALCOSA" SONO QUALCOS'ALTRO CHE RIGUARDA SOLO ME, CHE NON SAPREI GESTIRE, IN CUI NON SAPREI RIORDINARMI LA TESTA PER TORNARE ALLA MODALITA' "SANA DI MENTE". PERCIO', PER FAVORE, EVITATEMELO SE E' POSSIBILE.


Post Scriptum: pensare che, a 9000 km di distanza, lei non sta bene e io sono qui con le mani in mano, mi innervoscisce, mi inquieta e mi fa preoccupare.
Speriamo che domani stia bene...!  ç__ç   sigh!


lunedì 28 aprile 2014

Ti ho dentro di me, ma... ho ancora più voglia di te. Nient'altro. Solo te.
Mi sto sforzando distraendomi, facendo cose, uscendo. Lo faccio, ma fare tutto questo da sola sè meno brillante rispetto che farlo con te.
Ho voglia solo di te, dentro e fuori me. Voglio nutrirmi dei tuoi sguardi, della tua pelle, ed inghiottire il tuo profumo per tenermelo stretto nei polmoni. Per tenerti dentro, come adesso, ma avendoti anche a portata di carezze.


ps. Solo tu sai e capisci quando sono irrequieta e preoccupata per qualcosa.
Ho voglia di nascondermi sotto il tuo braccio mentre mi dici  "stai tranquilla, passerà, e capiranno...."

sabato 26 aprile 2014

Sbrigati, che abbiamo un sacco di cose da vivere insieme!

Ho deciso che quando tornerai ce ne andremo a fare un bel pic-nic!
Mi è venuta voglia un po' di giorni fa, e mi pare di avertelo anche scritto. Ci vestiamo leggere, con canotta e pantaloncini: i cosciotti bianchi invernali brilleranno al sole, ma chissenefrega!
Prendiamo la moto, la nostra borsafrigo-camouflage, i tramezzini, la birretta fresca. Ci portiamo anche un bel mazzo di carte, che così, per non cadere in tentazione dal saltarci addosso come l'ultima volta, ci mettiamo pure a giocare a briscola in mezzo all'erba.
L'aria fresca, l'odore del timo e della maggiorana selvatica, le margheritine, la guerra con le formiche che vengono ad elemosinare le briciole...
Sìsì!
Ci faremo dei lunghi giri in bicicletta: con la tua e con Jenny!
E poi ce ne andremo al mare! Prima a Cesenatico, con le ragazze della squadra, a vivere una tre giorni full-immersion di Spritz, piadine e basket (sì, l'ordine non è casuale).
Poi in Sardegna! Mi insegnerai a nuotare, e io ti insegnerò a stare in guardia in acqua, che le palpatine subacque e moleste saranno il mio forte in queste vacanze!
E ti porto anche in Corsica: dalle bocche di Bonifacio, al Désert des Agriates, salendo fino al promontorio da cui si vedono le isole sanguinarie, per poi arrivare a Bastia. Chiederemo un cornetto gelato da 4 euro in milanese ed imprecheremo dicendo che 'sti croati sono degli zingari!
Ci faremo un giro in Toscana, e poi ci ritufferemo nel relax del paradiso delle colline marchigiane, in quel nido d'amore che abbiamo già vissuto!
Sbrigati a tornare, che di cose da fare e da vivere insieme ce ne sono...! :) 
E...sì, pure io non vedo l'ora!


venerdì 25 aprile 2014

Tu non lo sai

Tu non lo sai che sorrisi mi provochi! Il cuore che manca un battito, e io che non ti descrivo neanche del tutto quanto sto gongolando alle tue parole!
Sono troppo emozionabile? Suscettibile? Sensibile?
Non lo ero, non lo ero più.
Ma adesso l'apatia ha lasciato posto ad un turbinìo di sensazioni: è come se ogni emozione che provo -bella o brutta che sia- con te viene amplificata all'ennesima potenza.
Resto con il sorriso sulle labbra schiuse, gli occhi stretti e le mani tremanti. E la tachicardia! La tachicardia degli adolescenti alle prime cotte, ci rendiamo conto?!
"Ghio" come un'ebete anche davanti a mia madre, col cellulare tra le mani: il mio corpo non risponde più al mio volere!
E se non ti scrivo che mi manchi e che ti amo da morire in ogni singolo messaggio è solo perché mi sto dando un ormai inutile e poco credibile contegno!
MI MANCHI...

...E TI AMO TANTISSIMO.

giovedì 24 aprile 2014

Patetica. Eppure...

Stanotte mi sento patetica.
Non ho neanche il coraggio di formulare mentalmente un pensiero completo del perché;
figuriamoci a dirlo ad alta voce, o a scriverlo!
Eppure resta nella mente quell'immagine, quel desiderio, quella voglia di... anche se è troppo presto, anche se è troppo difficile, anche se -dicono- è troppo. Punto.
E, nonostante dentro di me io senta che questi ostacoli non esistono, purtroppo, realisticamente, ci sono.
Forse, semplicemente, il mio cuore sta talmente bene con la persona che amo che si sente pronto a donare amore anche incondizionatamente. Senza ricevere nulla in cambio.
Forse sto talmente bene che ho voglia di espandere questa gioia.
Espanderla... in un'altra vita.
Forse...
Però perché mi sento patetica a pensarlo?!
Basta una mano appoggiata su una panza per sentire dei piedini che scalciano, che subito mi commuovo e mi rimbambisco del tutto.
Sono proprio scema...
Eppure...

mercoledì 23 aprile 2014

I blablabla svergognati della lontananza!

Così lontana ti amo
che mille voli di rondine non bastano a raggiungerti.
Lascio che parli il mio cuore
nel singhiozzo scandito dei battiti
lancette d'orologi malati;
come barche di carta che attraversano mari,
e come mari che si perdono tra le rive.
Lascia che ti parli nel suo silenzio,
nelle parole a metà, nelle sillabe morte:
ti dirà che manchi nel come e nel dove.
E nel quando: è adesso.




martedì 22 aprile 2014

E poi è successo...

Dirti che mi manchi non è abbastanza. 
Dirti che ti amo tanto che il cuore sta per scoppiare non è sufficiente. 
Sono sdraiata nel letto e ripenso a quando abbiamo fatto l'amore prima che tu partissi.
Ho la pelle d’oca… e improvvisamente sto sudando. Le coperte vengono spinte ai piedi del letto, con un gesto seccato.
La porta della camera resta chiusa, anche se so che in casa non c'è nessuno.
Distrattamente mi tocco il seno. Me lo sento sotto le dita…è turgido, eccitato come quando mi tocchi tu. Mi piace quando ci passi la punta delle dita attorno, quando ci giochi facendomi impazzire di piacere. E quando poi ti avvicini con le labbra...
Abbasso gli occhi sulla pelle e all’improvviso mi rendo conto di quanto tu sia lì vicino a me, nella mia immaginazione più che fervida, nella mia capacità di ricordare ogni istante e di ricamarlo su misura adattandolo alla mia fantasia.
Sei sopra di me, mi divarichi le gambe leggermente, spostandomele con le tue. Le mie mani ti stringono, affondo le mie unghie nella tua schiena quando le tue dita iniziano a toccarmi.
Ti guardo negli occhi, quelle gemme di giada incastonate in foltissime ciglia nere. Sei bellissima!
Le tue labbra sono appena dischiuse, un frutto rosso e succoso da mordere.
Sai cosa fare, sai come muoverti. Sai che ti voglio da come ti stringo...
Poi la tua punta della lingua inizia ad accarezzarmi a lato del collo. I brividi la inseguono: scendono sulla clavicola, sulle curve dei seni, sulla pancia... poi scoppia il piacere. Non posso fare a meno di aprire gli occhi e cercarti con lo sguardo. Tu sei lì: mi stai guardando, eccitata e rilassata allo stesso tempo.
Ho voglia di sentirti sotto la mia pelle, di toccarti con le mie mani. Di guardarti, di assaggiarti, di annusare il tuo profumo. Manchi a tutti i miei sensi.

"Piangerò quando ti rivedrò! Mi re-innamorerò di nuovo! Un altro fulmine... Non mi sembrerai vera!"

lunedì 21 aprile 2014

Ti aspetto con il cuore che straborda amore da ogni parte

Mi stai mancando;  mi mancano le carezze mentre guardiamo la tv sulla poltrona: il modo in cui ti tiri su, per metterti davanti ai miei occhi e poi baciarmi.
Mi manca il relax serale, che chissenefrega se è sabato sera: io voglio stare qui con te a godermi la pace del nostro amore, lasciandoci andare, godendo di quei momenti intimi e solo nostri.
Mi manca il bacio che mi dai dopo avermi detto "buonanotte". Lo fai sempre, anche quando ti do le spalle; non lo fai quando sei arrabbiata, e quella è l'unica volta in cui dormo male quando sono con te.
Mi manca correre con falcate da t-rex verso la porta quando citofoni, guardare il tuo musetto dallo spioncino e saltarti al collo prima ancora di farti entrare..
Ho voglia dei tuoi abbracci che mi stritolano, che mi fanno scrocchiare le vertebre; delle tue idee, delle tue proposte. Ho voglia di cucinarti la sera, e prepararti la colazione la mattina, in punta di dita.
Mi sembra passato un mese da quando sei partita!
Vorrei far volare questi dieci giorni, prendere un telecomando e schiacciare FF >> per raggiungere velocemente il 4 Maggio.
Voglio guardarti con questi occhi nuovi, con queste pupille innamorate che mai prima di conoscerti avevano sentito la mancanza di qualcuno nella lontananza!
Ho voglia di lasciare le mie braccia attorno alla tua vita, ho voglia di misurarti il corpo a carezze, di riassaggiare il sapore dei tuoi baci caldi.
Fa' presto, Tesoro! Ti aspetto, con il cuore che straborda amore da ogni parte!


domenica 20 aprile 2014

Ovunque tu voglia, ma con te!

On Air: La Neve se ne frega - Ligabue 


"Sono sempre i dettagli più piccoli, più impercettibili, a fare la differenza. C'è chi sente di vivere la stessa monotona vita, e invece c'è chi riesce a percepire ogni più piccolo particolare e apprezza così ogni momento come fosse un grande evento."


Ho finito di leggere il libro...
e non ho fatto altro che pensare a questo: ti amo come DiFo.
Forse di più..
Mi sei mancata da morire oggi...davvero....
non è mai mancato nessuno così tanto....
ti amo amorino mio..
ci sentiamo al tuo risveglio...
Ciao dolce amore mio! Riesci a farmi commuovere 
anche stando dall'altra parte del mondo...! 
Mi manchi anche tu tantissimo, e mi sento incompleta senza te accanto: 
sei la mia vita! Ti amo...
Mi hai scelto per quello no...?
Per completarmi?! Esatto!!
No, per commuoverti..!
Insomma...per farti frignare!!
Beh ma gira tutto intorno a quello: 
mi causi emozioni da capogiro e frignare 
perché sei la persona più importante della mia vita
Anche tu piccola mia


- - - - - - - - - - - 

Voglio stare solo con il t-rex..
E io voglio stare con te! 
Ovunque tu voglia, ma con te..!
Sai cosa pensavo?
Dimmi
Che negli ultimi mesi ci siamo avvicinate ancora di più...
Anche secondo me..
Bho, sarà anche la storia della casa che stai prendendo..
o delle scelte che stiamo prendendo come coppia..
Secondo me siamo cresciute insieme..
Già..hai ragione....
Comunque mi piace...
E' una cosa che mi piace! 
Ci stiamo scrivendo la nostra storia, 
in modo percettibile ai nostri occhi 
(e a quelli degli altri, penso)
Già..e sinceramente..
degli occhi degli altri non mi interessa!

- - - - - - - - - -

Ci sto ancora pensando, a questa rivelazione di metà pomeriggio: questa visione pasquale che mi ha raggiunta tra le pareti color verde pallido della mia vecchia cameretta.
IO e TE. Un NOI. 
Un noi che ora, oltre che un futuro, ha anche un passato e un presente più certo e sicuro di quanto non fosse qualche mese fa.
Mi sento come se qualcuno mi abbia tolto una benda dagli occhi e mi abbia fatto il dono della vista per la prima volta. 
Sento il tuo amore, il nostro sentimento che resta legato a un filo, di cui ognuna di noi ha un capo. E questo filo che ti sei portata via ora è lungo chilometri e chilometri: circonda più di mezzo mondo, praticamente; lo impacchetta, lo abbraccia come fai tu con me quando mi cingi la vita e mi attiri verso il tuo bacino con foga, con uno scatto forte d'amore. 
Voglio stare "impacchettata" a te per tutta la vita.
Voglio sentiMI e sentirTI così per tutti i giorni del nostro futuro. 
Voglio stringere accordi di pace, firmare trattati per combattere insieme qualsiasi guerra che ci verrà incontro, qualsiasi minaccia contro la pace,
per proteggere quello che è il nostro amore!
Aspetto il tuo ritorno per dirtelo. Per dirti che sono ubriaca d'amore, di forza, di desideri e (al momento) di cioccolata al latte!

sabato 19 aprile 2014

La mia veglia Pasquale

Abbiamo fatto l’amore; sentito il calore della nostra pelle.
Veri e propri assaggi di Paradiso.
Ci si siamo strette in lunghi abbracci. Abbiamo sciolto l’una l’inquietudine dell’altra.
“Mi mancherai anche tu, cosa credi?”
Poi la sfida contro il sonno, per non chiudere gli occhi e non lasciare scappare via quei momenti ancora insieme.
Non vogliamo perderci nulla, non vogliamo perderci neanche una sola occasione di dirci “ti amo”.
Poi parte, ed io rimango sola a misurare i muri di casa, improvvisamente più bui e vuoti.
Tornare dai miei è un po’ come essere l’ospite delle feste: sono contenta, ma non mi accomodo del tutto. Ormai la mia esistenza è completa solo al suo fianco!
Il telefono si spegne e tu voli dall’altra parte del mondo.
Per tutto il resto della giornata ripenso all’ultima cosa che ci siamo scritte prima del decollo dell’aereo

“Ti amo”
“Ti amo!!!”

Qui fa freddo, il mal di testa dei pensieri sta correndo verso le mie tempie a grandi falcate.
Lo attendo con una delle sue pastiglie qui, accanto al computer.
E’ la vigilia di Pasqua: il polpettone è nel forno, i peperoni sono stati grigliati, fuori c’è solo la pioggia, che ospita fantasmi che sospirano sui vetri appannati. La finestra sembra una fotografia sfuocata, un paesaggio onirico e confuso, in cui si riversa il mio momentaneo senso di smarrimento.
Per uscirne (perché gliel’ho promesso!) faccio quello che mi riesce meglio: penso a lei. Sto pensando alla dolcezza della ragazza che amo, che mi bacia via le lacrime e mi disegna il sorriso sulle labbra; che mi contagia con la sua allegria e con quel suo modo di fare da bambino monello; lei, che mi tira fuori l’amore più forte e profondo che esista.
Ogni tanto prego. Non per me, ma per chi mi sta a cuore. Per lei.
Non gliel’ho mai detto, non so cosa avrebbe potuto pensare; forse mi vergognavo, forse no. Forse, semplicemente, sono cose che non hanno bisogno di essere dette.
Non so se mi posso definire una buona cristiana, so solo che se avessi un biglietto di sola andata per il Paradiso lo cederei a chi amo.

Attendo sue notizie stanotte e, nonostante gli occhi già gonfi di sonno, so già che le palpebre non si chiuderanno fino a che sullo schermo del cellulare con comparirà la sua breve chiamata.
Ti sto già aspettando....

mercoledì 9 aprile 2014

partenogenesi dei sensi


Immagino spesso che ogni mattina sia l'inizio di una storia. Come l'incipit di un racconto, i primi minuti di un film. Cosa definisce questi momenti, questi starter, importanti?
Una sensazione, le emozioni che provano, lo stordimento che causano del protagonista, nel mio io narrante.
Ebbene, la mia storia oggi inizia al ricordo di questa notte, dal suo primo tocco, al bacio un po'piu spinto degli altri; inizia proprio sul nascere di quel respiro un po'più profondo, quasi ansimato; poi arrivano i sensi, il tatto, con le sue spinte dentro di me e le sue anche morbide che mi scuotono sempre più forte; il tocco dolce dei suoi seni che mi accarezzano la schiena; la sua pelle morbida, e le mani intrecciate.
Poi l'odore, il suo profumo frammisto a qualcosa che deve contenere per forza ormoni, perché altrimenti non si potrebbe spiegare questa forza calamitante che mi pervade ogni volta che vedo un centimetro del suo corpo spoglio.
Il gusto, il sapore dei baci, delle lingue gonfie di parole ancora da dirci, che si sfiorano lievi e poi con foga; e poi il sapore di quel succoso frutto agrodolce, umido di voglia e desiderio.
No, il mio starter non è di un racconto erotico, ma di una vita che comincia ogni volta che i sensi vengono inondati in un modo così violento e impetuoso da stordirmi, da farmi morire e resuscitare nel giro di una notte.
Ed è vero quando i bigotti affermano che  ogni rapporto deve essere finalizzato alla nascita di una nuova vita. E non mi sento di contraddirli: perché la mia è una vera e propria partenogenesi.

venerdì 4 aprile 2014

Sogni e sorrisi

Ho sorriso alle pareti, ai soffitti dritti, al parquet irregolare che ci è piaciuto tanto sul depliant.
Sto sorridendo già a quell'ingresso, al camino, a tutto quanto quando ancora è solo una bozza su carta liscia. Le tue idee come bolle di sapone che si gonfiano e materializzano pian piano;  i tuoi "noi" come travi portanti.
Sorrido al disegno dei nostri fornelli, delle lenzuola tirate nel letto, alla scala che porta alla terrazza, incassata nella parete di cemento.
Sorrido, ferma sulla porta di una camera. Fisso una sedia a dondolo. L'ho scelta io, me la sono regalata. "E' mia" dovrei aver detto quando l'ho vista sulla pagina di e-bay. Mi piace l'idea dell'usato, che  qualcun altro si sia accomodato su quella sedia a dondolo, che quel legno abbia cullato e aiutato a rilassare, assistendo una ninnananna, una poesia, un sorriso.
Crescendo, sbadigliando, piangendo.
Mi immagino lì; e poi dopo immagino te che respiri regolare ad occhi chiusi, con un fagotto tra le braccia. E sento già il cuore che mi esplode, le mani che vogliono solo donare altre carezze.
So cosa si prova adesso, qual è quel desiderio che mi descrivevano, quella voglia di creare una vita, darla alla luce, tenerla tra le mani, plasmandola e assistendola.
E voglio che sia lei parte di tutto ciò, vorrei con tutta me stessa che fosse come è lei, con quei capelli da accarezzare, le ciglia lunghe, la pelle spruzzata di lentiggini.
Voglio il viso da monello, quel carattere forte, le sue mani affusolate.
E che hanno, poi, le sue mani?
Nulla, sono semplicemente le sue! E mi piacciono per questo...!

mercoledì 2 aprile 2014

On Air: Controvento 

La giornata inizia presto, col grigio blu dell’aria fredda che punge come solo l’aurora primaverile può fare.
Stringo i pugni nelle tasche e cammino di fretta. Il cielo e Paolo Fox non promettono bene.
Oggi non c’è quel sole bello dei giorni scorsi. Oggi è una giornata dal cielo plumbeo, di quelle giornate in cui ci si mettono le nuvole a rincarare la dose di poca allegria che c’è già nell’aria.
E’ pomeriggio: esco di casa e, con una scusa qualsiasi, cammino, faccio un giro.
Vado veloce, ancora le mani strette a pugni nelle tasche, ancora sullo stesso marciapiede.
Non mi pare di comportarmi diversamente, in queste situazioni.
Certo, voglio starle vicino; ma cosa cambia dal solito? E’ il suo rifiuto imbronciato che poi mi infastidisce, ma mi spinge al tempo stesso ad avvicinarmi ancora di più. Perché la amo, perché vorrei rivedere il suo sorriso radioso, perché non voglio che soffra per delle ingiustizie.
Perché quando lo fa lei funziona, e quando lo faccio io no?
Non sono brava a legarmi le cose al dito con un nodo marinaro ad otto, forse è per questo che non porto rancore e sono sempre pronta ad accogliere qualsiasi cosa o persona mi faccia poi stare meglio. Ho imparato a farlo per il mio stomaco, per la mia bile, per le mie tempie.
Ho imparato talmente bene che non so più covare rabbia né erigere barriere.

Adesso? Sono nervosa per la situazione, scontenta per il comportamento assurdo tenuto dagli altri, dispiaciuta per aver portato delle false speranze e per averle dovute smentire; ma soprattutto che non abbia sul suo volto quel sorriso che la contraddistingue.

Io sono qui
per ascoltare un sogno
non parlerò se non avrai bisogno, ma ci sarò
perché così mi sento accanto a te
viaggiando controvento
Risolverò magari poco o niente
ma ci sarò, e questo è l'importante 
acqua sarò, che spegnerò un momento
accanto a te,
viaggiando controvento.