Diario personale di fatti realmente accaduti ed emozioni fortemente provate.
Ma anche no.

domenica 30 giugno 2013

Pensieri e vaneggiamenti notturni:

Parte 1.

Da dove arriva questa improvvisa paura di perderla?
Come mi è arrivata alla mente? Senza motivo, senza una causa scatenante.

Pensieri e vaneggiamentu notturni:

Parte 2.

Non sono mai stata cosi pazza d'amore.

Pensieri e vaneggiamenti notturni:

Parte 3.

AMARE COSI' TANTO DOVREBBE ESSERE ILLEGALE :)

martedì 25 giugno 2013

E...sei....unica....

On Air: Ho Hey - The Lumineers

Sono nella confusione di giorni che si susseguono.
E nel frattempo è arrivata anche l'estate, con un Giugno sudato, i condizionatori che soffiano sui 24 gradi, che la notte mi fanno cercare il calore del suo corpo sotto al lenzuolo.
Mi incollo a lei come una seconda pelle; la abbraccio, la stringo. Lei dorme e, eccetto qualche movimento di anca che le scatena un desiderio sonnambulo, non sente il mantello di baci che le lascio lungo la schiena, sulle spalle, sui suoi capelli....
Mi sto per addormentare col sorriso. Penso che se ora siamo così lo dobbiamo solo a noi stesse, al nostro coraggio. 
Ringrazio Settembre, le matite e i fogli bianchi; quel disegno finito sotto i suoi occhi, che ha acceso tutti i sensori e i campanelli d'allarme.
Ottobre, il mese infinito, che si trascinava dietro ancora il caldo estivo; mese di decisioni, di coraggio, con quel finale sorprendente, il compleanno e il regalo inaspettato. La nascita di qualcosa a cui dare finalmente un nome...
Novembre, Dicembre, Gennaio, e tutti i seguenti mesi della pazienza e della speranza, adornati di momenti unici, rubati solo per noi due come rose da un giardino.
Maggio, la seconda svolta. Il mese di altre decisioni importanti, di lacrime e abbracci.
Ed ora siamo insieme a fantasticare su noi, a pianificare -per ora timidamente- un percorso da fare insieme, tenendoci per mano.
Sto per chiudere gli occhi e rimettermi a dormire felice. Penso che la amo pazzamente, che è l'unica che desidero e che non esiste un modo per descriverle a parole tutto quello che sento.
"Ti amo...tanto! E... sei... unica...!"
"Ti censuri?" Me lo domanda scherzosamente la mattina, vedendomi stranamente euforica.
Forse devo avere l'aria confusa ed eccitata dei bambini quando, pur senza sapere esattamente come esprimere un concetto importante, non riescono a trattenere ugualmente le parole.


sabato 22 giugno 2013

tu quoque?

C'è chi i coltelli te li affonda proprio nel cuore e gira la lama fino in fondo.
Ed eri certo che mai un genitore potesse farti un male simile.
"Tu quoque?"
 Può accadere quando un padre rimane senza giustificazioni, senza sapere come dimostrare i suoi ideali e le convinzioni di una vita che, a quanto pare, ora sente vacillare.
Accuse, minacce, tentativi subdoli di creare sensi di colpa. E più tu ti senti legata all'anima del tuo partner (che loro son certi essere sbagliato ma solo per una questione di etica che puzza ormai di stantio) più loro si tappano occhi e orecchie, convincendosi che sia una fase, un momento di ribellione; oppure corrono a mezzi estremi, come il pronosticarti un futuro di solitudine e infelicità, senza prole ma, se un figlio dovesse arrivare, allora preferirebbero
essere già morti per non assistere alla disfatta della famiglia tradizionale.
Per fortuna che siamo nel 21esimo secolo, che anche la religione ha riconosciuto l'importanza delle scoperte scientifiche, che anche gli sterili possono figliare e che gli stessi nostri padri nel '68 fumavano canne e inneggiavano all'amore libero!
Sdrammatizzo.
Ma solo perché ci sono rimasta veramente male, questa volta...

giovedì 20 giugno 2013

Desire

"Più si desidera e più si è schiavi del desiderato". 
Ho letto da qualche parte questa teoria che, con assoluta sicurezza, 
pare affermare che il continuo sperare di impossessarsi di qualcosa 
annebbi la mente e la privi di qualsiasi altra mira. 
Mi sembra di essere tornata nella piena ideologia comunista, 
 in cui la proprietà privata non era concepita. 
Oppure la citazione richiama agli insegnamenti religiosi? 
A quella dottrina teorica quasi mai messa in pratica neppure da 
coloro che dovrebbero esserne la personificazione? 
Ma varrà, poi, anche per le persone?

Ad ogni modo non sono d'accordo. 
Ma neanche in totale disaccordo.
Il desiderio ti tiene in vita! 
Come anche ti fa sentire vivo la voglia di raggiungere qualcosa, 
di poterlo toccare con mano, di pensare "E' mio, finalmente!" 
e di goderne i frutti senza mai lasciar scemare quello stesso 
desiderio che ti ha portato alla conquista della susuddetta cosa. 
E se qualcuno pensasse o provasse a sottrarcela? 
In quel momento ci si renderebbe conto del valore del 'desiderato': 
la paura di perderlo, e che finisca nelle mani sbagliate, 
che si possa rovinare, che non torni più... 
E ci si accorgerebbe in quel momento che la propria mente è davvero 
occupata solo dal desiderio di tenere con sé la cosa amata. 
E allora.. sì: in un certo senso (ma non in quello negativo del termine),
 si è veramente legati a tal punto da essere schiavi di essa. 

martedì 18 giugno 2013

breaking news

Arrivano inaspettate certe proposte. Arrivano, shakerano l'ipotesi di futuro che stavi abbozzando e ti lasciano nel dubbio.
"Ogni lasciata è persa"?
"Chi s'accontenta gode"?
"Meglio un uovo oggi che una gallina domani"?
Il punto è che appena ci sarà la gallina io potrò lasciar da parte l'uovo. Tutto può succedere! Anche se... tirare il collo a una gallina non è una passeggiata, se sei senza esperienza!
Ma non è esattamente questo che mi preoccupa.
La parte di futuro maggiormente stravolta è un'altra. Di certo un contratto di lavoro può ben dire uno stipendio, un po' più di autonomia che col tempo può portare ad un certo cambiamento...
Ma una soluzione lavorativa del genere può e deve essere solo temporanea se...
se...! :)
E io -lo ammetto- quel "se" lo desidero con tutta me stessa!

SCORPIONE:
17 Giugno 2013
Issata la bandiera dell'indipendenza, siete pronti a difendere con le unghie e con i denti le vostre scelte, sia personali che professionali. I dubbi non mancheranno e piu' di una volta farete dietro-front, ma e' dolce il sapore della liberta'. Accettate le novita' che vi attendono in questo giorno, potrebbero avere risvolti esaltanti. Rilassatevi. Dormite qualche ora di piu'.

lunedì 17 giugno 2013

ad incastro..

Nessun corpo si incastra tanto perfettamente al mio quanto il suo...
ed è proprio quando la stringo, mentre dorme con la testa appoggiata al mio braccio, che non riesco a non pensare a quanto amore mi tira fuori, e con così tanta facilità..

venerdì 7 giugno 2013

casa dolce casa

Casa è sempre stata qui, nei pomeriggi quieti di Giugno quando, sul balcone che dà sul giardino sul retro, calavo la grossa tenda a rigoni bianca e beige. Casa ha sempre avuto quell'odore, un po' caldo e un po'umido, come di piante che respirano. I gatti pigri che dormono sulle sedie, gli uccelli di mio padre che cantano ininterrottamente. Le estati all'ombra del pioppo in giardino, tra la frescura di un vento timido che si alzava nel tardo pomeriggio e il profumo del glicine fiorito. Casa la sentivo mia. Mi mancava ogni volta che, da bambina, tornavo dal mese di villeggetura al mare. Ritrovare quel conosciuto, quella calma, quella sensazione di pace che quando si è piccoli si prova solo nel rivedere tutto allo stesso posto: il divano in sala, il pianoforte nero contro la parete, le scale di marmo, il corrimano in legno, il mio letto rifatto...
E' stato lento, poi, quasi impercettibile il percorso fatto per arrivare a mutare quella sensazione di benessere nel Nido. Il tutto deve essere iniziato quando ho percepito di non essere sincera con me stessa. Mi mentivo, mentivo a chi avevo intorno. Il peso del condividere gli spazi -per quanto ampi- con chi sentivo di ingannare mi ha portato, col passare degli anni, a sentirmi a disagio nelle mura familiari. Dai la colpa all'età, alla voglia di cambiamento, al desiderio di indipendenza. Ma tutto questo non preclude necessariamente lo star bene in un luogo intorno al quale ruota vorticosamente tutto il mio passato.
Casa è e deve essere il posto in cui sono me stessa, in cui posso essere chi sono pienamente, mostrandomi, spogliandomi dalle maschere inutili. Casa è dove sceglierò di essere. Casa sono io. E sarà l'unione con chi vorrà unire il suo amore e il suo futuro al mio

mercoledì 5 giugno 2013

voglio venire a riprenderti...



Vorrei rialzarti, tenerti forte mentre ci rovesciamo in un mare di tempeste. Vorrei non averti visto cambiare dentro quel raggio di luna che si è riempito di parole, in una notte che scotta ancora e che ha lasciato la sua maledetta cicatrice. Vorrei non dovermi temere, vorrei mostrarti che sono migliore dei miei sbagli. E che questi non ricapiteranno.
Vorrei specchiarmi in ogni tuo battito, sapere che non mi farai uscire dal tuo cuore con tutti i bagagli.
Lo sappiamo, un temporale come il nostro è fatto per essere attraversato viaggiando su zattere di legno, stringendoci la pelle.
Fottutissima testa, maledetta mente che spranga il passaggio di quello che l’amore e la voglia di amare mi spingerebbero ad essere e a fare. E’ un residuo dell’armatura che avevo, la zavorra che indossavo quando non potevo essere me stessa. Ma me ne sto liberando, e so che lo sai anche tu.
Non devo nascondermi dalla furia del vento, dagli schiaffi delle parole, trovando riparo in bui e dolorosi silenzi. Non voglio lasciarti andare, non voglio mollare la tua mano mai più. 
Adesso vorrei essere lì con te, per abbracciarti, stringerti e baciarti.
Ma non temere...ti vengo a riprendere!

Sbagli di frequenza. (Mi dispiace tanto...)



E’ difficile vederla così, percependo un tuo passo indietro. Negato a voce, ma rivelato con dei piccoli gesti. Me ne accorgo, te l’ho detto.
Ho sbagliato, l’ho capito quasi subito e l’ho ammesso. E come ogni volta, poi, sbaglio anche una seconda, a fila. Perché sono una cogliona. E mi dispiace davvero tanto, credimi.
Siamo capaci di viaggiare sintonizzate sulla stessa frequenza, una sulla quale onestamente non mi ero mai sintonizzata. Tutto più vivo, più sentito, più intenso. E questo logicamente non può valere solo nella sfera ‘positiva’ del rapporto. Resta tale anche quando la situazione degenera, quando litighiamo, quando…non va!
Appena mi adagio un attimo, appena ho la testa impigrita, stanca, o piena di preoccupazioni per altro (e non capita spesso, per fortuna) il mio treno sul binario perfetto deraglia. Devio verso quello in cui tutto sembra più facile, in cui si cerca di sminuire i problemi. (Che è poi quel binario che tanto odio negli uomini).
Non sono così sempre. O almeno, spero di non esserlo. E mi impegnerò a non esserlo mai più.
Non me ne sono mai andata da un problema, girandoti le spalle. Ho sempre affrontato anche le nostre discussioni di petto, magari nella maniera sbagliata, magari aspettando troppo, è vero.
Quest’ultima volta ho fatto una cosa bruttissima, me ne rendo conto. Ero esausta, snervata e sfibrata anche (ma non solo) dal malessere fisico, non lo nego.
Ma ti ho lasciata da sola, e questo non sarebbe dovuto accadere per nessuna ragione al Mondo.
Amore mio, mi dispiace davvero tanto. Stai passando un momento brutto, delicato, in cui tutto ti sembra vacillare intorno. Vorrei essere io il tuo punto fermo, come tu lo sei per me. E credimi, l’amore che proviamo l’una per l’altra ci dice che possiamo esserlo!
Mi farò perdonare; ti riconquisterò, vedrai... ma non per poi riadagiarmi o distrarmi nuovamente, bensì per poterti stare accanto, dandoti sostegno qualora ne avrai bisogno, stringendoti a me e cercando insieme una soluzione quando le cose non andranno, provando a consigliarti, a ragionare insieme sui problemi che ci si presenteranno (e ce ne saranno sempre, purtroppo, anche se la loro nascita non dipenderà da noi).
Prendi la mia mano...


Ti amo tanto!