On Air: I believe I can fly - R Kelly (non so esattamente perché)
Sono tutti lì i miei pensieri, racchiusi in quella scatola nella mia testa. A volte faccio fatica ad esternarli, come ieri sera. Spingono per uscire, si scavalcano l'uno con l'altro, si spintonano. E mentre cerco di fare ordine in questa fila disordinata di sensazioni, sul mio volto si dipinge solo un sorriso imbarazzato e felice.
Non bastano i suoi "cosa c'è?" nè i bicchieri di vino a farmi riprendere un colorito decente.
Ieri, in quell'atmosfera particolare, con la fiamma delle candele che guizzava nel buio, il riflesso della luce tenue nel calice di vetro, le bollicine del bianco che salivano piano dal fondo del bicchiere...e i suoi occhi che brillavano, incollati ai miei che si muovevano d'emozione, ho provato una sensazione unica!
Rimpiango solo di non averle potuto dire (di non essere stata in grado, a questo punto direi,...) tutto quello che pensavo.
Ma ora capisco e posso tradurre cosa sentivo.
La sento mia, e mi sento sua in ogni mia singola parte dell'essere. E' una sensazione di completa sintonia, di amore e di benessere che non sono mai riuscita a provare. E ieri, in quel momento, mentre contemplavo il suo stupendo sorriso illuminato dalle candele, ho desiderato con tutta me stessa di poter sigillare e mantenere quest'amore.
Mi dispiace solo che persone a me care, con cui vorrei condividere la mia felicità, ancora non credano possibile un amore simile. Ma mi auguro che col tempo possano rendersi conto che non è necessario rimettere in discussione tutto quello in cui credevano, ma semplicemente ampliare la loro visione riguardante il concetto di "complementarietà". Quello che provo non è solo desiderio. E' amore, è voglia di impegnarmi e legarmi a lei, è immaginarmi e volere una vita accanto a lei. Con lei.
E no, non sono solita usare avverbi di tempo, ma ora, timidamente, sommessamente, lo direi...
Sempre.
Diario personale di fatti realmente accaduti ed emozioni fortemente provate.
Ma anche no.
domenica 26 maggio 2013
giovedì 23 maggio 2013
corsa saponata
On Air: Je ne regrette rien - Edith Piaf
Sto scivolando a piedi nudi su una superficie liscia, scivolosa,
insaponata. Corro all’impazzata, prendo velocità per poi frenare puntando i
piedi all’improvviso, tra le risa di divertimento e il brivido di cadere.
“Fermati, Michela! Fermati!”
Ora che ci penso mio padre mi ha sempre dato della “nevrotica
iperattiva”. Io mi sono sempre riconosciuta invece nella calma e pigra ragazza
che poltrisce a letto in quei cinque minuti successivi al suono della sveglia.
Forse è vero che abbiamo tutti una doppia natura. Solo che
io non sono in grado di vedere la giusta parte di me, quella più visibile agli
altri, quella che sfoggio senza saper di mostrare.
Frenetica? A me non sembra. Sto solo scivolando sulla
superficie insaponata, responsabilmente, in modo controllato. Sto giocando con
la mia forza e il mio equilibrio. Sto cercando la parte briosa, divertente e
felice della vita e dei suoi doveri! Prima o poi rallenterò, certo. Prenderò
fiato, riposerò qualche istante. Ma poi riprenderò sempre la rincorsa per
tornare a scivolare.
Speriamo di mantenere fede ai miei impegni. Speriamo di non
scivolare troppe volte, di non battere la testa e dimenticare il vero motivo
della corsa!
Certo è che sapere e sentire che c’è qualcuno di importante con
me adesso nella mia vita mi fa sentire più tranquilla e fiduciosa.
"Parti di slancio! Rimani focalizzata! Crea Momentum!"
"Prendi
tutto ciò che hai ottenuto di positivo fino ad ora e fallo crescere
poco alla volta, inesorabilmente.
Arriverai ad avere un' energia
devastante!"
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sabato 18 maggio 2013
How close is close enough?
“Ma tu ora come stai?”
“Beh, bene”.
“Ti senti più leggera?”
“Mh... Sì, dai.”
Le sorrido abbassando lo sguardo. E, solo come un’amica sa fare, coglie
subito quel lampo nel cielo sereno della mia tranquillità.
“Sei sicura?”
...
Bho
...
E’ che non me lo immaginavo così. Avrei voluto avere il mio tempo per assaporare
questa sensazione di serenità e libertà da tutte le maschere. Avrei voluto
avere tutta la tranquillità necessaria per riconoscermi sincera nel mio riflesso.
Invece c’è troppa carne al fuoco, e le circostanze portano a un disagio dall’altra
parte, che diventa al tempo stesso il mio. Perché l’amore ti porta a sorreggere
insieme all’altro il peso dei suoi problemi. Lo fai spontaneamente, volutamente, e ci tieni! Lo fai con amore...Eo la amo davvero da impazzire!!!
Solo che poi ci si mette anche la mia gelosia. Quella non manca mai…
Mi guardo. Poi lo sento di essere diventata grande. Qualcosa che va oltre l’età anagrafica, le prime rughe, la stanchezza della sera, il cuore in affanno e i desideri di stabilità.
Mi porto stancamente alla finestra in questo pomeriggio bagnato e grigio di sabato. La primavera dorme sotto la pioggia. E io, per la seconda volta in meno di 24 ore, sento di non essere dove vorrei. Vorrei essere tra le sue braccia.
Perché il desiderio di essere altrove non può realizzarsi in un istante?
“Stai un po’ a casa con i tuoi domani. Hanno bisogno di sentirti vicina, di
sapere che non stai scappando”.
E ci resto.
Ma è più forte di me. Mi chiedo perché nella vita bisogna sempre sottostare alle regole degli altri e non poter all’improvviso cambiare le carte in tavola. Poi ti prendono per pazzo. Poi ti accusano di egoismo. Poi ti dicono che sei stronzo se segui i tuoi sogni e decidi di amare chi vuoi. Poi ti dicono che non sai neanche quello che fai.
Mi chiedo perché consumiamo il nostro prezioso tempo facendo cose che non vogliamo, in attesa di compiere quelle che ci piacciono.
Ma è solo retorica, sterile, vacua, esagerata retorica.
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mercoledì 15 maggio 2013
ipotetiche parole su fogli bianchi
Questa storia, la nostra storia, ha dell’incredibile.
O forse no? Forse non è così assurdo. Forse non c’è niente
di così strano in un a coppia che si lascia per un’altra che sta nascendo. E
non c’è niente di originale in una donna tradita che sa e fa finta di non
sapere. Forse è inconcepibile solo il fatto che io ora vorrei conoscerti, scriverti,
parlarti,… ma soprattutto chiederti scusa.
Sei mesi fa mi sono innamorata della tua donna.
Ne sono rimasta colpita da principio, poi affascinata. Ho
provato a trattenermi con tutte le mie forze nel momento della cotta, lo giuro.
E così è stato anche per lei (e se mai te lo racconterà dovrai crederle!)
Poi è nato qualcosa che nessuna delle due ha potuto frenare.
Si è sfondata la diga che tratteneva tutto quello che provavamo e da lì ne è
sgorgata una cascata di amore che è andato via via crescendo, alimentando la
nostra storia a discapito della vostra.
Solo negli ultimi mesi lei mi ha detto che, ripensandoci, le
cose tra voi stavano andando scemando già da prima del mio arrivo. Questa
notizia avrebbe forse dovuto alleggerire in parte i miei sensi di colpa, ma
così non è stato. E per quanto ami da morire la ragazza che ora è al mio
fianco, credo che non smetterò mai di vergognarmi ed incolparmi del modo in cui
ti abbiamo tradita.
Ti conosco solo superficialmente, non ci siamo mai scambiate
più di due parole e tutto quello che so di te sono frasi o aneddoti che mi sono
stati riferiti da colei che prima era la tua ragazza. Devi essere davvero una
ragazza buona e in gamba. Più volte ho pensato che in circostanze diverse
saremmo potute andare d’accordo e diventare amiche. Forse, un giorno, più in là
negli anni, potrà succedere. Se succederà potrò dire che avremo in comune anche
la capacità di saper perdonare.
Lo so, queste righe non capiteranno mai sotto i tuoi occhi.
Servono più a me che a te in questo momento. Ma se fossi al tuo fianco in veste
di amica, sinceramente ti direi che
ognuno ha il suo modo di affrontare i problemi; sono in molti a sperare
che -chiudendo gli occhi- questi scompaiano. E c’è anche chi prova a
rimpicciolirli tanto da riuscire poi ad ignorarli. Mi dispiace, ma non penso
sia il modo corretto di agire. Lo so e te lo posso assicurare con fermezza perché
anche io mi comportavo così un tempo. Non affrontavo di petto alcuna
situazione, aggiravo gli ostacoli, speravo che il tempo avrebbe potuto
sistemare tutto. Ma il tempo ricopre solo di polvere le nostre certezze e se
non ti aggrappi con tutte le tue forze a quello che vuoi e che desideri
rischierai sempre di lasciartelo sfuggire dalle mani, ritrovandoti sulle dita
la patina impalpabile del ricordo e del rimorso.
Non so perché tu non abbia lottato. Forse hai sentito anche tu questo sentimento affievolirsi, anche se non volevi ammetterlo. Ma pur non conoscendoti bene sono sicura che tu non fossi né così distratta né così occupata da non accorgerti che le cose stavano cambiando. Forse non avresti potuto fare comunque nulla per fermare il corso degli eventi, ma avresti ugualmente potuto allungare una mano nella direzione giusta, sforzandoti di prendere le redini in pugno e indirizzare la corsa su una strada più sicura per te, per voi…..
Non so perché tu non abbia lottato. Forse hai sentito anche tu questo sentimento affievolirsi, anche se non volevi ammetterlo. Ma pur non conoscendoti bene sono sicura che tu non fossi né così distratta né così occupata da non accorgerti che le cose stavano cambiando. Forse non avresti potuto fare comunque nulla per fermare il corso degli eventi, ma avresti ugualmente potuto allungare una mano nella direzione giusta, sforzandoti di prendere le redini in pugno e indirizzare la corsa su una strada più sicura per te, per voi…..
Forse….
O bho…. Non lo so….
Non mi sento neanche in grado di poterti dare degli
ipotetici consigli proprio ora che morirei dalla colpa, proprio ora che
mi sotterrerei dalla vergogna. “Mortificata” è il termine giusto per descrivere
come mi sento adesso; ma so che non è nulla in confronto a quello che tu invece
stai passando… e per rispetto nei vostri confronti non lo ammetterò mai.Sarebbe un insulto al tuo dolore.
Ti lascerò tutto il tempo necessario per metabolizzare
questa storia, per accettarla e superarla senza portarti dietro dolorosi strascichi. Accetterò i tuoi modi di disinfettarti le ferite, anche se questi avranno bisogno della presenza della mia ragazza accanto a te. E anche se vorrei lasciartelo fare per espiare la mia colpa, non potrò. Ma lo farò per la donna che amo, e per il rispetto di entrambe.
Ti auguro di tornare a splendere presto….
lunedì 13 maggio 2013
Tornerà la quiete dopo la tempesta
Sta passando la tromba d’aria sulle nostre vite. Il vento ci
violenta, il freddo lancia schiaffi che lasciano il segno. Non mollo la tua
mano neanche se il tornado ci solleva da terra; e tu non lasci la mia.
Ieri è stata una giornata massacrante. Il giorno più lungo
della mia vita, dalle prime ore del mattino alle ultime della notte. Mille stati
d’animo, un turbinio di novità, di confessioni.
La discussione con te, l’outing in famiglia, il modo tutto
sbagliato in cui si sono presentate le occasioni,...
Ma tu c’eri. Eri con me e mi hai sorretto: mi hai lasciato
sfogare anche quando non avevo più lacrime, mi hai seguita anche dopo che ti avevo
ferita, mi hai sorretta ed affiancata, sopportando la mia angoscia anche quando
avresti dovuto concentrarti sulla tua.
E oggi invece è il tuo giorno: sono io che voglio mettere da
parte tutti i discorsi lasciati in sospeso, tutte le paure e le spiegazioni per
poterti far capire che il mio sostegno c’è al 100%!
Stasera hai bisogno di me, del mio supporto. E’ importante
che tu sappia che ci sono… Anche se ho il problema della troppa empatia e mi
accollo a mia volta la tua angoscia sulle spalle.
Stasera hai bisogno di tutto il tuo coraggio per
fronteggiare la tua paura; e di tranquillità e di fermezza nell’esporre tutto
quello che hai pensato in questi mesi.
Sei sicura del sentimento che ci lega, sei sicura del mio
amore per te e del tuo nei miei confronti.
L’affetto per la persona che lasci resterà ancora e ti farà piangere al pensiero di tutti i ricordi che avete vissuto. Ma è normale, anche se rattrista.
Come sono normali i dubbi sul futuro, che tutti hanno e avranno sempre.
L’affetto per la persona che lasci resterà ancora e ti farà piangere al pensiero di tutti i ricordi che avete vissuto. Ma è normale, anche se rattrista.
Come sono normali i dubbi sul futuro, che tutti hanno e avranno sempre.
Amore mio, sii forte e coraggiosa come la ragazza di cui mi
sono innamorata, quella per cui è valsa la pena lottare ed aspettare, quella
che mi ha fatto riscoprire l’amore, risvegliandomi dal piatto torpore in cui mi
trovavo.
Io ti sono vicina e ti abbraccio forte…
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martedì 7 maggio 2013
Rollercoaster
On Air: Just a Car Crash Away - Marilyn Manson
Continua la montagna russa infinita del mio stato d'animo.
Ieri felice per quel gesto simbolico partorito nel weekend, che sembrava a me un passo avanti. Forse mi sbagliavo?
Oggi non se ne va quella paura, quella sensazione di angoscia, un senso di inettitudine e di impotenza. E i suoi dubbi... e le sue incertezze che poi diventano mie, iniziando a pensare che lei non mi vorrà al suo fianco, anche se mi ama. Ma ha paura, e preferirebbe una relazione morta piuttosto che slegarsi e iniziare qualcosa con me perchè... forse pensa che non sia la persona giusta per lei. Non così giusta come pensava fosse quella prima. Non così certa che possa durare.
Ma non è neppure questo. Non lo capisco neppure io... Ho troppi pensieri confusi che non trovano neppure voce, che non sono in grado di esprimere completamente. Forse non ce la faccio perchè inizio a sentire la fatica pure io.
E oggi me ne resto in posizione fetale per ore, provando a sfrattare quei pensieri negativi dalla mia mente, affondando il volto in quella felpa nera che porta il suo profumo e che mi fa sorridere mentre assorbe tutto quello che vorrei trattenermi dentro...
Continua la montagna russa infinita del mio stato d'animo.
Ieri felice per quel gesto simbolico partorito nel weekend, che sembrava a me un passo avanti. Forse mi sbagliavo?
Oggi non se ne va quella paura, quella sensazione di angoscia, un senso di inettitudine e di impotenza. E i suoi dubbi... e le sue incertezze che poi diventano mie, iniziando a pensare che lei non mi vorrà al suo fianco, anche se mi ama. Ma ha paura, e preferirebbe una relazione morta piuttosto che slegarsi e iniziare qualcosa con me perchè... forse pensa che non sia la persona giusta per lei. Non così giusta come pensava fosse quella prima. Non così certa che possa durare.
Ma non è neppure questo. Non lo capisco neppure io... Ho troppi pensieri confusi che non trovano neppure voce, che non sono in grado di esprimere completamente. Forse non ce la faccio perchè inizio a sentire la fatica pure io.
E oggi me ne resto in posizione fetale per ore, provando a sfrattare quei pensieri negativi dalla mia mente, affondando il volto in quella felpa nera che porta il suo profumo e che mi fa sorridere mentre assorbe tutto quello che vorrei trattenermi dentro...
L o v e i s a f i r e
B u r n s d o w n a l l t h a t i t s e e s
B u r n s d o w n e v e r y t h i n g
E v e r y t h i n g y o u t h i n k b u r n s d o w n
E v e r y t h i n g y o u s a y
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lunedì 6 maggio 2013
La bandierina sulla Luna
Entriamo, giriamo in quel labirinto vicine, spalla contro
spalla, le mani che si sfiorano impercettibilmente. Un bacio in un angolo
nascosto, in un vicolo cieco. Poi la nostra ricerca continua. Camminiamo,
percorriamo quei passi fatti già altre volte, ma sempre insieme. Profumi e
odori conosciuti ci giungono alle narici. E noi proseguiamo. Ecco che dinanzi a
noi si erge quel sottile ma alto muro. La nostra ricerca è finalmente finita: ora
inizia la scelta. Quale scegliere? Quale andrà bene? E’ poi così importante?
<<Duro>>
<<No, duro no…dai!>>
<<Allora quale?>>
<<Medio. Scegli…>>
<<Quello?>>
<<Va bene Amore…>>
Alzo il braccio e conquisto il mio piccolo tesoro. Lo tengo
stretto in mano; lo porto a casa, lo scarto e lo guardo: rosa e bianco, lucido
e immacolato. E ora è lì, nel posto giusto, di fianco al suo. Il mio spazzolino
da denti nuovo, proprio nel suo bagno! Se ne sta dritto ed impettito, fiero di
essere investito da me di un significato tutto particolare, portatore della sua
bandiera con su scritto a grandi lettere “questo è un piccolo passo per l’umanità,
ma è un grande passo per…noi!”
A.me.piacciono.i.piccoli.ma.significativi.gesti.
A.me.piacciono.i.piccoli.ma.significativi.gesti.
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