Diario personale di fatti realmente accaduti ed emozioni fortemente provate.
Ma anche no.

mercoledì 13 marzo 2013

Dal pensiero alla pratica..



On Air: Running to the Edge of the World  - Marilyn Manson    {[(quanto mi piace...!)]}
Tutto lo scrivere di oggi mi ha un po’ scombussolata, lo ammetto. Mettere su carta un discorso destinato ai miei genitori, una confessione che da mesi spinge per venir fuori dalla mia bocca non è stato facile.
Ma caso vuole che sia ancora qui a pensarci.
 Trovare le parole giuste, le meno graffianti, per spiegare loro la situazione mi ha sfinita. Poi non è servito, ma…di certo sono frasi calcolate che non andranno sprecate, che mi torneranno buone in un prossimo futuro. O forse no: forse capiranno senza bisogno di dir loro nulla; avranno la prova tangibile della mia felicità, potendomi vedere tutti i giorni sorridente sotto i loro occhi.
Arriverà mai quel giorno?
Ora sono contenta di quello che provo e sono contenta di stare con lei. Ed è anche vero che mi piace la persona che sto diventando grazie al suo aiuto!
Il velo di tristezza nei miei occhi che mio padre coglie ogni tanto – e di cui non gli ho confessato fino in fondo il vero motivo– è semplicemente dovuto alla situazione triadica e complicata in cui mi trovo. Ma non posso e non voglio dirglielo, questo. Non ce n’è bisogno. E non ha senso che lo sappia.
E pensare che scomparirebbe anche quella vena di infelicità se solo…. Ma lasciamo stare, per ora.
Per loro sarà dura accettarmi, anche se sono certa che proveranno inizialmente ad ignorare la cosa. Sono maestri nel sotterrare la testa come gli struzzi, i miei. Ma un fatto che ti fa soffrire, anche se lo insabbi, ti causerà sempre dolore finché non lo affronti di petto e lo sconfiggi. E io oggi ho provato un po’ quella paura sapendo che sarà difficile per loro comprendermi, che cercheranno in tutti i modi di convincermi che “non sono così”, e che è una cosa che posso evitare facendomi un po’ di violenza psicologica. Certo, sicuramente posso evitarla! Ma perché rinnegarlo, se è un lato della mia natura? Sarebbe come vietare ad un uccello di volare o ad un pesce di nuotare nell’acqua. Accetteranno mai il fatto che la loro figlia potrà essere felice ugualmente in un modo che non immaginavano, anche se  fino a ieri reputato da loro “sbagliato”?
Allora, come adesso, avrò bisogno della sua mano che stringe la mia.
Mi fisso allo specchio provando a guardarmi dentro, a leggere tutto quello che provo, senza la paura di dover soffocare l’angoscia o mascherare la paranoia.
Io voglio comunque esserci per te, lo sai”.
Io voglio che ci sia! La voglio, ma la voglio solo per me! La voglio più di chiunque altro al Mondo, la voglio perché la amo come non ho amato prima, perché mi completa, la voglio perché penso sia perfetta per me (ma io lo sarei per lei?).
La voglio prima di impazzire totalmente e mandare all’aria tutto quanto di bello abbiamo vissuto.
La voglio per poterla amare ogni giorno, d’ora in poi, per sorriderle tutte le mattine, per accarezzarla la notte e sentirmi fortunata stringendole la mano mentre passeggiamo sotto il tiepido sole primaverile.
La voglio perché non posso più immaginare di tornare nell’aridità e nella manchevolezza  in cui brancolavo prima.





ps.
Dentro di me la masochista ragazza che stasera scrive solo per sfogarsi dalla tensione accumulata per tutta la giornata, pensa.
E sto pensando che stasera è con lei.
Stasera non le disturbo.
Stasera vorrei che sentisse la mia mancanza.
Stasera vorrei che entrando in quel letto pensi solo a me, che ero lì abbracciata a lei questa stessa mattina.
Stasera desidererei che succedesse qualcosa che le faccia capire che vuole stare con me più che con lei. 
Stasera vorrei che da quel ristorante scappasse e venisse da me, come io ho fatto il giorno in cui ho lasciato il mio ex ragazzo.
Ma..



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