Diario personale di fatti realmente accaduti ed emozioni fortemente provate.
Ma anche no.

giovedì 21 marzo 2013

"Ho perso le parole..eppure ce le avevo qua un attimo fa" °_°



Sconcertata, confusa.
Sorpresa, poi.
Arrabbiata.
Ed infine nauseata.
Ti sei finalmente tolta il peso dallo stomaco, ti sei sfogata ora che hai toccato il fondo, ora che non ce la fai più neanche a rialzarti.
Dovevamo arrivare davvero a tanto? Evidentemente sì, ma perché l’hai voluto tu. Non hai gradito prendere la mia mano quando te la porgevo, non hai fatto un passo nella mia direzione mentre ti inseguivo, non mi hai mai voluto parlare prima d’ora.
E adesso te ne vai sperando di lasciarmi tutti i sensi di colpa addosso? Già, sono diversa: ci sono rimasta male, ma la rabbia e la delusione stanno facendo a pugni con il dispiacere. E il dispiacere sta soccombendo.
Mi piaccio per come sono, sto trovando un modo per stare al mondo con le mie forze, tirando fuori unghie e carattere.
Mi piace la ragazza che sto conoscendo, che c’è sempre stata, ma che è rimasta nell’ombra fino ad ora!
Sai che penso? Che il mondo è bello perché è vario, e proprio per la sua eterogeneità risulta pressoché impossibile piacere a tutti!
Forse il punto di partenza è semplicemente piacere a se stessi...e io ce la sto mettendo tutta.
Ma tu?
E' proprio questo il tuo problema: non sei serena e in pace con te stessa. Vivi quello che sei come qualcosa da nascondere e ciò ti causa una grandissima frustrazione nel vedere che adesso sono io quella che ostenta sicurezza in un modo che tu non sei mai riuscita a fare. Ma nessuno ti vieta di essere felice, o di provare ad esserlo!
Sei gelosa, gelosa di tutto questo: gelosa del mio cambiamento ed invidiosa, a questo punto, della mia sudata tranquillità. Sei gelosa nel vedermi felice con una donna che non sei tu, gelosa che sono serena come tu non sei e, purtroppo, come non sei mai riuscita a rendermi. 
Mi dispiace, ma la verità è questa: una verità che non accetti e che ti logora da mesi.
E, se sei proprio certa di quello che vuoi perdere, dunque, non ci resta che dirci addio.

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