Diario personale di fatti realmente accaduti ed emozioni fortemente provate.
Ma anche no.

giovedì 13 dicembre 2012

Del più e del meno....



On Air: Finch - Letters To You  (e questa me la immagino cantata con la tua voce dolcissima...)




Guardo l’orologio e il tempo non passa.
Mi alzo, giro per la casa, mi trovo qualche distrazione momentanea dallo studio convinta che la monotonia possa essere così spezzata. E invece mi sbaglio. Controllo l’ora a New York e anche quella mi pare ferma.
Ma insomma, com’è possibile?
Come stai? A cosa pensi? Riesci a distrarti? Il tempo passa per te o i minuti pesano come macigni e calcoli le ore che mancano al nostro abbraccio? Sono 120 ore e 14 minuti da ora, più o meno. Dipende se martedì ci sarà traffico o meno.
Mioddio, ma a cosa sto pensando?! Sono pazza, altro che retrocessione all’ adolescenza…!°__°

Oggi giornata meno frenetica di quella di ieri, e nonostante tutto ho chiacchierato sempre con le stesse persone (Paola, Fabio, Ilaria,…) , a eccezione della donna in pre-menopausa. Lei non l’ho proprio sentita. Sinceramente non avevo voglia di lasciarmi trascinare da lei nella tristezza e nel lago dei sensi di colpa, perciò sono giunta alla conclusione che adesso lei non mi voglia vicina. E non è quello che voglio io, soprattutto se devo essere trattata da stronza tutte le volte.

Ilaria invece mi ha sorpresa: ha deciso di darmi fiducia e si sta aprendo con me, parlando anche delle sue esperienze passate. Mi ha confessato che in alcuni aspetti di me rivede la se stessa 25enne. Lei era assuefatta dall’amore per una donna più grande e, completamente alienata dal mondo, viveva nell’orbita di questa persona come fosse un suo asteroide.  
Non le ho chiesto com’è finita… ho sempre un po’ di paura a domandarlo. Ma immagino che prima o poi se ne parlerà, magari davanti a una birra doppio malto in un pub di Milano.

Stasera c’è la partita, ed io non potrò giocare. La cosa mi rattrista alquanto, specialmente perché non c’è il rovescio della medaglia che avrei sperato di trovare da questa squalifica, ovvero stare un' ora e mezza sugli spalti con te, mano nella mano, come l’altra sera in panchina.
Ed eccomi di nuovo a pensare a te……………… alle nostre dita che si sfiorano di nascosto, alle mani che si stringono, alla pelle che viene sfiorata, al brivido che parte dalle ginocchia e arriva allo stomaco, senza dimenticarsi di lasciare la sua scia di piacere là, dove sappiamo entrambe. Mi emozioni con un niente; un niente che a me, però, piace da impazzire!
E mi frullano tante immagini nella testa: dai nostri ricordi, ai desideri, ai sogni.......e mi manchi sempre più!




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