Diario personale di fatti realmente accaduti ed emozioni fortemente provate.
Ma anche no.

sabato 18 maggio 2013

How close is close enough?



“Ma tu ora come stai?”

“Beh, bene”.

“Ti senti più leggera?”

“Mh... Sì, dai.”
Le sorrido abbassando lo sguardo. E, solo come un’amica sa fare, coglie subito quel lampo nel cielo sereno della mia tranquillità.
“Sei sicura?”

...
Bho
...
E’ che non me lo immaginavo così. Avrei voluto avere il mio tempo per assaporare questa sensazione di serenità e libertà da tutte le maschere. Avrei voluto avere tutta la tranquillità necessaria per riconoscermi sincera nel mio riflesso. Invece c’è troppa carne al fuoco, e le circostanze portano a un disagio dall’altra parte, che diventa al tempo stesso il mio. Perché l’amore ti porta a sorreggere insieme all’altro il peso dei suoi problemi. Lo fai spontaneamente, volutamente, e ci tieni! Lo fai con amore...
Eo la amo davvero da impazzire!!!
Solo che poi ci si mette anche la mia gelosia. Quella non manca mai…
Mi guardo. Poi lo sento di essere diventata grande.  Qualcosa che va oltre l’età anagrafica, le prime rughe, la stanchezza della sera, il cuore in affanno e i desideri di stabilità.
Mi porto stancamente alla finestra in questo pomeriggio bagnato e grigio di sabato. La primavera dorme sotto la pioggia. E io, per la seconda volta in meno di 24 ore, sento di non essere dove vorrei. Vorrei essere tra le sue braccia.
Perché il desiderio di essere altrove non può realizzarsi in un istante?

“Stai un po’ a casa con i tuoi domani. Hanno bisogno di sentirti vicina, di sapere che non stai scappando”.

E ci resto.
Ma è più forte di me. Mi chiedo perché nella vita bisogna sempre sottostare alle regole degli altri e non poter all’improvviso cambiare le carte in tavola. Poi ti prendono per pazzo. Poi ti accusano di egoismo. Poi ti dicono che sei stronzo se segui i tuoi sogni e decidi di amare chi vuoi. Poi ti dicono che non sai neanche quello che fai.
 Mi chiedo perché consumiamo il nostro prezioso tempo facendo cose che non vogliamo, in attesa di compiere quelle che ci piacciono.
Ma è solo retorica, sterile, vacua, esagerata retorica.

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