Diario personale di fatti realmente accaduti ed emozioni fortemente provate.
Ma anche no.

giovedì 5 dicembre 2013

L'acqua cheta fa crollare i ponti

Non mi piace che mi si manchi di rispetto. Sono una ragazza paziente, carattere un po' acquisito e un po' modificato nella crescita per un motivo o per l'altro. Ho imparato a non prendermela per i torti, a lasciarmi scivolare addosso le cose con un "tanto non ne vale la pena", a ignorare le cattiverie e pensare solo a non farmi marcire il sangue per qualche coglione. A leccarmi le ferite e a crearmene di altre per non vedere quelle che già c'erano e facevano più male.
Ma la mia seconda mente, quella che non è domabile dalla ragione, quella che ignora ogni tentativo di autocontrollo, quella sì che reagiva. Ha sempre reagito. Ha sempre parlato.
Oggi, mentre l'involucro di me piangeva dal nervoso, e la mia mente ponderante cercava di placarlo con dei discorsi logici ("è una pazza, non darle retta. Ma la senti? Dice frasi a caso!"), la mia seconda mente ha urlato solo una marea di vaffanculo. A gran voce, anche.
Non esiste che mi si dica che non so svolgere il mio lavoro, che non metto amore in quello che faccio. E di certo non me lo può dire una cazzo di figlia d...ella savana cresciuta con i macachi e i leoni.
Sono un po' stanca, è vero, ma sul lavoro sono sempre concentrata e impeccabile. Che me lo chiedano pure di scriverlo nei cazzo di curricula: lo firmo e lo sottoscrivo!
Sì, sono un vulcano. Tranquilla, pacata, sbuffo un po' ma sono sotto controllo. Eppure dentro ribollo.
Spero davvero che non mi debba ricapitare entro breve una situazione simile.
Perchè.. si sa: l'acqua cheta fa crollare i ponti.

Nessun commento:

Posta un commento