Nuoto da un giorno all’altro, in un mare troppo ampio,
mentre mi avvicino dalla riva. A proposito, non me l’hai insegnato.
Ricordatelo, che io me lo ricordo.
Annaspo, sono stanca, ma ci sono quasi. Vado avanti con un po’ di paura per il
futuro, e con il piacere delle ultime notizie che aleggiano ancora nell’etere,
fluorescenti e sature di allegria e felicità. Sono alla fine. Mancano
sessanta-settanta pagine di tesi, una firma, e poi ho finito.
Che giornata, ieri! Mi sveglio sentendo un abbraccio, una
carezza lunghissima che mi coccola in tutti i posti più segreti dell’anima. I
baci, quelli caldi, intervallati dai sorrisi trasparenti. Non so se dormi o se
sei già sveglia quando mi dici “dormi con me anche stasera?”
“Ma Amore, sono già qui cinque giorni su sette...”
“Ma Amore, sono già qui cinque giorni su sette...”
“E allora resta sempre.”
Mi si allaga il cuore e vorrei potertelo dire con parole che
possano descrivere la mia gioia. Fingo che non sia nulla, quando invece lo è,
per me. E’ uno slancio cremisi che mi trasuda dal cuore; un’onda anomala che mi
bagna i sensi, mi crea pozzanghere trasparenti nella mente dentro cui posso
specchiarmi immaginando il mio futuro.
A volte ho l’impressione che tu non sappia tutto questo. Come
posso dirtelo? Come posso trasformare un’emozione in parole che non si macchino
di semplicità, di banalità, di ripetitività?
Ecco, ieri ero così…aleggiavo su una nuvola di felicità.
Vagavo tra un colloquio di lavoro, i chilometri in macchina e la
verbalizzazione dell’ultimo esame prima della laurea, con un filo leggero che
mi usciva dalla testa, la cui altra estremità restava legata con forza alle
8:00 di quella stessa mattina.
Vorrei restare sempre in ascolto delle tue parole, quelle
dette solo per me, recitate con quella tua spontanea non-chalance che mi piace
da impazzire.
Altro che Ghì!
I want to thank you for giving me the best day of my life
Oh just to be with you is having the best day of my life
Nessun commento:
Posta un commento