Diario personale di fatti realmente accaduti ed emozioni fortemente provate.
Ma anche no.

giovedì 5 giugno 2014

sono parole di troppo, fuori dai denti.

“Buon lavoro amore. Ti amo come nessuno…”
Ed era proprio quello che intendeva dire, lasciare la frase scritta con quella doppia valenza di significato. Ti amo come non ho mai amato nessun altro, e come mai nessuno può averti amato o potrà amarti.
Alzò l’autoradio a tutto volume, già dalle prime note di quella canzone che ultimamente si canticchiava spesso nella mente.
“Hooked on your love, like a powerful drug, I can’t get enough of…”
“Ti amo tantissimo anche io, T-rexino!”
Ma…
…Ma c’era la regola delle priorità, con la quale si auto-impose il silenzio più volte, dando importanza a cose ben più importanti (o “gravi”) che a una semplice delusione. Ma…
… se la regola delle priorità non fosse valsa in quella giornata, forse avrebbe aperto bocca per altre parole che aveva in mente, oltre a quelle della canzone alla radio. 
“Buon lavoro amore. Ti amo come nessuno… Io ne sono certa! Ricordi quando ci siamo trovate? E’ successo senza andarci a cercare veramente, lottando contro la nostra volontà, addirittura. Eppure qualcosa di più forte e più grande di noi ha avuto la meglio, ci ha unite ed ora…eccoci qua! Sei la persona più importante, adesso. Quella con cui voglio condividere la mia vita. E condividere la vita significa affrontare insieme le cose belle e le brutte, tenendosi per mano sempre. Voglio essere per te la spalla su cui piangere, voglio poterti sorreggere se mai ne avrai bisogno. Voglio essere la prima persona a cui pensi, la prima da cui corri quando si tratta di condividere qualche notizia, dalle cavolate più banali, alle cose più importanti. Quando ho capito che ti amavo ho deciso di dire sì a tutto questo, pensando che anche tu saresti stata la “mia persona”, colei che è presente, colei che c’è. E devo dire che lo sei, lo sei sempre stata fino ad ora, senza deludermi mai. Ti ho sempre cercata, confidandomi, nei momenti bui e in quelli belli; ti ho sempre dato l’importanza che meriti, come mia compagna, confidente di passioni, e in modo del tutto spontaneo, come se fosse la cosa più naturale al mondo. D’altro canto anche io penso di averti dato sempre tutta me stessa, rendendomi disponibile, aperta, lasciandoti i tuoi spazi, indugiando nel forzare delle serrature che ogni tanto tu metti. Anche ieri non ho voluto forzare. Il punto è che, oltre alla notizia che mi hai dato -che mi ha fatto male e mi ha rattristata molto- la restante causa del mio stato d’animo confuso è dovuta al non essere stata io, ieri, la “tua persona”, la tua confidente, la prima da cui sei corsa. Per il resto..beh, che dire?! Ti ripeto: ti amo come nessuno, e saró sempre al tuo fianco.”

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