Diario personale di fatti realmente accaduti ed emozioni fortemente provate.
Ma anche no.

martedì 25 settembre 2012

Addii

On Air: Fallin' - Alicia Keys

Ieri intorno alle 14 ho preso l'auto per andare dal mio ragazzo. Arrivo sulla Paullese, all'altezza di San Donato, e il traffico nel senso di marcia opposto è bloccato. Guardo a sinistra: polizia locale che blocca la strada. Guardo a destra: un elicottero giallo del pronto intervento.
Un brivido freddo e lungo, mi sale dalla schiena. Mille pensieri attraversano la mia mente: penso subito alla strada alternativa, all'elisoccorso, al traffico, a chi sarà lo sfortunato, e mi auguro che ce la faccia. Faccio pochi metri, poi il mio sguardo cade al di là dell'altra carreggiata: un motorino a terra. Un poliziotto che col piede lancia alcuni pezzi di ferraglie al di là del cavalcavia. Un telo steso a terra, e una persona sotto di esso. Vedo l'elisoccorso che si alza in volo. Niente da fare...
La sera non riuscivo ad addormentarmi. Ho ripensato all' incidente e, quasi senza pensarci, ho recitato due preghiere per l'anima di quella persona. Io, che non prego da anni!

Oggi mi collego a facebook, la vetrina mondiale e locale del gossip e della cronaca. Tante le tue foto postate dagli amici. Non ci faccio caso. Penso solo a quanto sei bello e.. matto!
Poi capisco.
Eri tu. Eri tu ieri, caduto da quel motorino. Rabbrividisco, proprio come ieri in macchina. Ma questa volta sono consapevole del perchè.
Riguardo una tua foto per qualche minuto, senza riuscire a crederci. E torno con la mente alla terza elementare. La maestra di geografia non sapeva più come fare per farti studiare la sua materia. Così ci aveva forzatamente 'messi insieme' come compagni di studio. Venisti a casa mia, studiammo. Prendesti ottimo, e io ero così contenta! Mi stavi simpatico, ma non sopportavo quella tua negligenza, quella tua pressapochezza, nonostante fossi molto intelligente. 
E poi quel giorno, sempre in terza....  Forse tu te ne sarai dimenticato col tempo, ma io non l'ho scordato. Il bidello Fabio, lo zoppo, stava badando alla classe in un momento in cui la maestra non c'era. Eri il suo preferito! Scherzava sempre con te, quando entrava con le circolari o gli avvisi! Quel giorno ricordo che ti chiese "Ma ce l'hai la fidanzatina? Chi è che ti piace?" E tu senza pensarci due volte, ma rosso in faccia, dicesti il mio nome, indicandomi con un dito. Rimasi stupefatta. Non dissi niente, non sorrisi, non lasciai trapelare nessuna emozione. Ricordo che il bidello e qualche compagno risero. 
Non parlammo mai di quella cosa, neanche gli anni successivi. 
Prendemmo strade diverse, giri di amicizia differenti. Io mi chiusi in me stessa poi, alle medie, senza amici. Tu, invece, nella tua sezione eri il mito, il bulletto sempre scherzoso ma mai cattivo. Quella testa calda indomabile e pazza, che tutti vogliono come amico. 
Prendesti una brutta strada però, lasciamelo dire. Non so se la storia del motorino rubato sia vera, non so neanche se posso non credere allo spaccio e alle altre bravate ma...dentro di me so che eri un bravo ragazzo. E nei miei ricordi resterai innocente come quel bambino in terza elementare con gli occhi verdi e la cicatrice sul volto.
Peace!

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