Diario personale di fatti realmente accaduti ed emozioni fortemente provate.
Ma anche no.

sabato 22 settembre 2012

Every Goal is a Climbing

On Air: I Put a Spell on You - Nina Simone

Bene, sono sveglia. E' venerdì notte, sono a casa, davanti al pc, e sono sveglia.
Sono giorni in cui alterno concentrata attvità mnemonica incanalata nello studio di Marketing e Tcp attività prettamente manuali che dovrebbero darmi uno sfogo fisico al senso di oppressione.
Mi piacciono i lavori mentali, sia chiaro, ma solo se comportano poi la creazione di qualcosa. Lo studio, quello prettamente astratto, senza l' impellente possibilità di mettere in pratica l'insegnamento acquisito, non mi piace.
E allora queste sere le ho passate scrivendo. Ho scritto un racconto, partecipando ad un concorso letterario. Penso sia una buona storia. "La gratitudine delle Dalie". L'ho fatta leggere a qualcuno: molti hanno pianto, altri hanno mascherato l'occhio umido con un mezzo sorriso compiacente. Personalmente avevo la pelle d'oca nello scriverlo, il che è positivo. O almeno credo.
Oggi sono andata in posta a spedirlo, e consegnando quella grossa busta nelle mani della commessa ho sospirato pesantemente. Sarebbe davvero emozionante riuscire a vincere. Non mi importa del premio fisico, ma del riconoscimento di cui ho necessità. Dell'effetto che può fare il mio nome stampato su un volume rilegato e in vendita in libreria. Sudo di piacere al solo pensiero!
Ne voglio, ne voglio ancora!
Scrivere, fama, vittoria!
Riconoscimento.
Complimenti.
Sto diventando "concorso-dipendente". L'ho capito quando, per digitare nel motore di ricerca di google "concorrenza sleale" (approfondivo lo studio di Pubblicità), sono venuti fuori i suggerimenti di ricerche precedenti:
concorso
concorsi letterari
concorsi milano
concorso arte e letteratura
concorsi giovani
concorsi vari elenco
concorsi premi
concorso giovani scrittori
concorso fotografico
Basta. Se voglio scrivere devo farlo per me, senza l'obbligo di seguire un tema, senza la restrizione del numero di caratteri, senza l'indicazione di un genere specifico e limitante, senza la smania di vincere.
No, dai, quest'ultima la salvo.
Incrociate le dita con me, sperando che "La gratitudine delle Dalie" faccia scendere una lacrimuccia anche alla giuria!

ps. tanto per cambiare anche l'immagine è frutto di una mia partecipazione a un concorso -.-' sigh!

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