Ovvietà

On Air: Ludovico Einaudi - Nuvole Bianche

Ovvietà:
Parte 1.

Piove, e mi bagno. Che sembra poi un po’ un’ovvietà.

Come dire “è inverno e fa freddo”.

Oppure “sono nervoso e mi mordo le unghie”, che però è una conseguenza soggettiva.

E lasciamocela, allora, questa soggettività nelle cose! Forse basta dire solo “piove” senza aggiungere altro, che poi ognuno trarrà le proprie conseguenze soggettive.

O forse no. Un “piove” e basta non sarebbe capìto da nessuno, neanche da me a distanza di un anno. Qualcosa da dire c’è sempre; anche nell’ovvietà, che spesso per miopia da distrazione o da “gnorrità” non viene vista.

Forse scrivo criptato. Forse ho anche dei pensieri troppo contorti, a volte. Anche se la vita è fatta soprattutto di nodi inspiegabili, queste matasse attorcigliate da disfare ci fanno sentire il bisogno di concetti semplici, immediati, causali. Ovvietà, come “piove, e mi bagno”.

Perché poi, se no, va a finire che quell’ovvietà che tu vedevi a caratteri cubitali fluorescenti, invece non viene percepita da nessuno, e ti ritrovi con un fastidioso groppone alla gola fatto di parole rimaste incastrate tra lingua e palato.

Ovvietà:
Parte 2.

Mi duole ammetterlo, ma c’è un problema che va risolto tra noi. Troppe piccole toppe e edulcorati spazientamenti portano allo sfinimento, a lungo andare .
Capisco il nervoso, capisco l’istinto omicida, capisco tutto, tranquilla.
Capisco la pazienza avuta fino ad ora -che io, a confronto, ne ho veramente poca!-.
Perciò bisogna fare qualcosa.

Per amore si cambia, si corre anche a ripari drastici che fino ad ora non si erano pensati (perché ho dovuto aspettare fino ad adesso, poi?).

Che poi, magari, staremmo meglio entrambe, così.

Ho chiesto pareri a chi ne sa di più; e continuerò a chiedere. Magari non sarà la soluzione, ma provando a darci un taglio netto qualcosa si alleggerirà.

E allora, la soluzione è ovvia! Sono quasi del tutto decisa: mi opero. 

Tonsille, adenoidi: ZAC-ZAC, via tutto!