Diario personale di fatti realmente accaduti ed emozioni fortemente provate.
Ma anche no.

sabato 15 ottobre 2016

Le 5 fasi del lutto

Ce ne è voluto di tempo, per affrontare e vivere le fasi del lutto. Tutte in disordine, buttate a casaccio, le emozioni si presentavano di petto infrangendosi contro lo scoglio della mia razionalità. Onde in un nubifragio.

Avessi fatto caso in questi mesi alle mie emozioni, ora saprei dove mi trovo. Ma il lutto si è presentato subdolamente, poco alla volta, lacerando dentro. Qualcosa di mio, qualcosa a cui tenevo, se n'è andato.
Negazione.
C'è stata all'inizio, ma non come si intende in questi casi. Negazione come il non voler vedere, non accettare lo sfacelo, la distruzione che piano piano sgretolava ogni mattone appoggiato con cura negli anni. No, non stava succedendo.
La rabbia? 
Lo sconforto, dove ho sbagliato, colpa mia? Un meccanismo di difesa? I capri espiatori. Abbiamo lasciato troppa carta bianca alle persone sbagliate. Dovevamo voltare pagina già da subito. 
Sensi di colpa. E quindi ora Vaffanculo, che vada pure tutto a puttane. Chiusura in me stessa. Addio mondo.
Contrattazione? 
Se ne esco non farò più gli stessi errori? E' il voltare pagina? Mi trovo qui, ora? Alternanza di periodi di sconforto, le foto degli anni passati su facebook, la bella compagnia, il feeling, le persone che sorridono: sono stati anni belli. Ma le persone cambiano, oppure non cambiano quando invece dovrebbero farlo? Resilienza.
Depressione? No, quella no. Perchè? A merito di cosa? E per ottenere cosa e da chi?
No, piuttosto torniamo alla rabbia, e coltiviamo quella per poi aumentare la contrattazione. Vie d'uscita ce ne sono eccome. E sì: tornateve ancora affanculo!

Accettazione.
E' andata così perchè doveva andare così. E' ora di voltare pagina. Si tratta di concludere il processo e chiudere il cerchio. Io sto bene. La rabbia a volte torna, ma i miei scogli sono alti e non la lasciano entrare.
Sono contenta, sono soddisfatta.
Ma se vi andrà allo sfacelo tutto quest'anno, io sarò qui, stapperò una bottiglia e ballerò samba per tutta la notte.

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